X
<
>

Share
1 minuto per la lettura

Anche oggi all’ospedale civile di Locri, sono proseguiti i controlli dei carabinieri insieme ai militari del Noe e del Nas, al fine di effettuare una serie di approfondite verifiche, dopo il sequestro avvenuto sabato scorso, dell’impianto di depurazione del nosocomio, risultato mal funzionante poichè tutte le acque reflue prodotte non venivano depurate malgrado venissero poi immesse nella rete fognaria cittadina. Processi chimico-biologici e meccanici difettosi per cui i rifiuti solidi dovevano essere estratti manualmente e raccolti vicino allo stesso depuratore.
I carabinieri hanno presentato un dettagliato rapporto alla procura della Repubblica nonostante la mancanza di gran parte della documentazione che riguarda la gestione dei rifiuti ospedalieri.
Per evitare il blocco dell’attività è stato concesso l’uso del depuratore alla società che gestisce l’impianto. “La gestione dello stesso impianto da nove anni è affidata a terzi – ha dichiarato il direttore generale dell’Azienda, Giustino Ranieri – e nessuno ci ha mai segnalato problemi all’impianto altrimenti avremmo provveduto ad intervenire per quanto di nostra competenza”.
Ranieri ha incontrato ieri il commissario dell’Arpacal mentre per oggi è previsto un incontro coi tecnici dell’As n.9. I controlli di oggi, infine, puntano anche ad accertare eventuali casi di assenteismo.

Share

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

Share
Share
EDICOLA DIGITALE