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Due avvocati e otto praticanti indagati nell’ambito dell’inchiesta della Procura di Catanzaro, sono stati sospesi dall’Ordine professionale.
L’indagine riguarda la presunta vendita di esami per il conseguimento della Laurea in Giurisprudenza avvenuta all’Università Magna Graecia. Dall’inizio dell’inchiesta la Procura ha sequestrato complessivamente 63 lauree in giurisprudenza.
La decisione è stata presa dal consiglio dell’ordine degli avvocati di Catanzaro al termine delle audizioni dei due avvocati e degli otto praticanti, svoltesi questa mattina.
«Abbiamo seguito la stessa linea – ha dichiarato il Presidente degli avvocati, Giuseppe Iannello – rispetto agli altri praticanti che abbiamo sospeso nella prima fase dell’inchiesta».
L’inchiesta, coordinata dai sostituti procuratori Salvatore Curcio e Paolo Petrolo, è iniziata nel 2007 ed ha portato già alla condanna a tre anni di reclusione per Francesco Marcello, funzionario dell’Ateneo Magna Grecia di Catanzaro, accusato di aver ricevuto somme di denaro in cambio della falsificazione dei libretti universitari.

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