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Quest’anno i Bonsai di Anlaids che saranno in tremila piazze italiane e permetteranno, non solo di sostenere ­come da 17 anni ­la lotta all¹AIDS, ma una parte dei fondi raccolti andrà anche a finanziare, attraverso un bando rivolto alle associazioni di volontariato abruzzesi, un progetto mirato al sostegno delle popolazioni colpite dal terremoto del 6 aprile. Afferma la Presidente Fiore Crespi a nome di Anlaids Nazionale. Chi prende un Bonsai, quest¹anno, aiuta Anlaids non solo a finanziare la ricerca, sostenere le persone colpite dall’AIDS,
realizzare campagne di prevenzione e attivare progetti nei Paesi in via di
sviluppo, ma dà anche un aiuto concreto alle vittime del terremoto. Oltre tremila piazze, circa diecimila volontari e più di duecentomila piante: questi i numeri dell¹edizione 2009 di Bonsai Aid Aids che, con l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, giunge quest¹anno al suo diciassettesimo appuntamento. I volontari distribuiranno gratuitamente materiale informativo sulla malattia e sulla prevenzione dell¹infezione da Hiv, oltre a svolgere un¹opera di sensibilizzazione sui problemi umani e sociali delle persone sieropositive e malate di Aids. L’appuntamento del 10/11/12 aprile sarà quindi l¹occasione per ricordare a tutti gli italiani che l¹infezione non è ancora sconfitta e per diffondere il “germe” della prevenzione.
Ma non solo: “In un momento come questo l¹Associazione nazionale per la lotta all¹Aids ha sentito il bisogno e anche il dovere di essere vicina alle persone colpite dal terremoto che ha distrutto l¹Aquila e i paesi vicini ­ spiega Fiore Crespi, presidente nazionale dell¹Anlaids ­ Contribuire a creare una cultura della lotta all¹Aids da sempre non può prescindere dalle condizioni di vita delle persone; ecco perché aiutare chi ha perduto tutto la notte del 6 aprile scorso rientra tra gli scopi della manifestazione Bonsai Aid Aids e in quelli della stessa Anlaids”.
L¹associazione, infatti, è da anni impegnata per una maggiore diffusione
della cultura della consapevolezza, che è l’arma basilare per arrestare le
nuove infezioni. Purtroppo, infatti, il numero delle persone che contraggono
il virus non accenna a diminuire di anno in anno. E sempre più spesso le
persone si scoprono sieropositive quando sono già ammalate di Aids. ³Occorre
maggiore informazione ­ insiste Fiore Crespi ­ Ecco perché invitiamo tutti a
sostenerci prendendo un bonsai. Aiutando l¹Anlaids si sostiene la ricerca e
si diffonde la cultura della prevenzione, incoraggiando le persone a recarsi
a fare il test.
L¹Aids nella penisola
Le circa 4000 nuove infezioni avvenute nel 2007 hanno portato il numero
totale delle persone che in Italia convivono con l¹Hiv a superare quota 130
mila, stima l¹ultimo aggiornamento del Centro Operativo Aids dell¹Istituto
superiore di sanità. Mentre invece i casi con malattia conclamata sono
stimati in 25 mila, un numero costantemente in calo da oltre dieci anni
grazie alla prevenzione, alla diagnosi precoce e alle terapie. Ma non si può
abbassare la guardia. Anche perché cambia l¹identikit delle persone che si
imbattono nel virus o che sviluppano la malattia. Continua ad aumentare
l¹età media dei pazienti a cui viene diagnosticato l¹Aids, 43 anni per gli
uomini e 39 per le donne nel 2006, contro i 29 e 26, rispettivamente, del
1986. E sempre più italiani, ormai quasi il 60%, si scoprono sieropositivi
solo quando si ammalano gravemente. In cima alla classifica delle modalità
di trasmissione campeggiano i rapporti eterosessuali che, con il loro 40%,
hanno soppiantato non solo i contatti omosessuali (fermi al 20%) ma anche lo
scambio di siringhe infette (35%). Il 20% dei casi di Aids si riscontra in
persone immigrate dall¹estero, la metà dall¹Africa.
Le prevalenza varia notevolmente tra le Regioni: i valori più alti si
registrano a Roma e Milano, con rispettivamente 4,9 e 4,8 casi ogni 100 mila
persone, seguite da Genova (4,1 su 100 mila) e Bologna (3,7).
Le attività dell’Anlaids
La collaborazione con il Centre Medical St. Camille di Ouagadougou, in
Burkina Faso, per curare i malati di Aids prosegue dal 2001 ma proprio in
questi giorni l¹Anlaids ha dato il via a un nuovo progetto per l¹assistenza
ai bambini Hiv-positivi di uno dei più martoriati Paesi africani, in
collaborazione con l¹Università di Roma La Sapienza e l¹ospedale pediatrico
³Bambino Gesù². Oltre a migliorare e ampliare il reparto di Pediatria del
Centro, che ora finalmente può anche ospitare i piccoli pazienti, il
progetto mira a intervenire sulle condizioni nutrizionali delle popolazioni
rurali e a formare personale locale.
Ma questo è solo l¹ultimo esempio di come l¹Anlaids mette a frutto i fondi
raccolti attraverso le campagne pubbliche, i contributi offerti liberamente
dai cittadini e le quote versate dai propri soci. L¹attività
dell¹Associazione prosegue con il sostegno alla ricerca (donazione di
apparecchiature ai centri ospedalieri, corsi di formazione, borse di
studio), le campagne di prevenzione e di educazione alla salute (opuscoli
informativi e interventi mirati nelle scuole e nei luoghi di aggregazione,
comprese carceri e caserme), assistenza psicologica, morale, medica e legale
alle persone sieropositive (assistenza domiciliare e case alloggio). Tante
attività che vivono e si sostengono grazie al lavoro, impagabile, dei
moltissimi volontari dell¹Associazione e ai soldi raccolti con le iniziative
come Bonsai Aid Aids.
All’indirizzo www.anlaids.org oppure chiamando l¹Associazione al numero
064820999, è possibile consultare l¹elenco aggiornato delle piazze che ospiteranno la manifestazione.

Anlaids Nazionale

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