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L’attività della Colonna Mobile della Regione Calabria, già da martedì operativa nei luoghi del drammatico sisma che ha colpito l’Abruzzo, è stata concentrata prevalentemente nel Comune di Montereale che, con le sue 13 frazioni, è il secondo comune per estensione territoriale della provincia di L’Aquila e presenta non poche difficoltà nella gestione dell’assistenza alla popolazione sparsa sul territorio.
Proprio per questo motivo gli operatori della protezione civile calabrese stanno allestendo piccole tendopoli quanto più possibile vicine alle singole frazioni, per soddisfare l’esigenza degli sfollati di non allontanarsi eccessivamente dalle rispettive proprietà.
È stata così completata la tendopoli di Montereale (86 per 460 sfollati) e sono state installate altre tendopoli a Marana e Cesa Proba (in entrambe le località 25 tende per 150 posti), Villa di Fano (20 tende, 96 posti), Santa Vittoria (5 tende, 36 posti) e Capitignano (38 tende per 350 ospiti).
In totale la Protezione civile calabrese ha tirato su 199 tende, assistendo 1242 persone rimaste senza un tetto.
È proseguita, nel frattempo, l’attività di preparazione e somministrazione di pasti caldi attraverso le cucine da campo della colonna mobile, con una media di circa 800 pasti per 3 turni e quella di vigilanza antisciacallaggio in collaborazione con i Carabinieri di zona. L’organizzazione dei soccorsi sta valutando di far confluire nel comune di Montereale parte della popolazione sfollata da L’Aquila, per alleggerire la pressione delle attività sul capoluogo e consentire una più efficace assistenza.
Secondo quando ha reso noto l’ing. Pasquale Gidaro, dirigente del Settore protezione civile della Regione, sono state programmate e disposte le prime sostituzioni di personale regionale e di volontari, non solo pesantemente impegnato nelle operazioni sul campo ma anche psicologicamente sfibrato dalle continue scosse che continuano a verificarsi; già da oggi forze fresche hanno raggiunto la Colonna mobile, attivata subito dal presidente della Regione Agazio Loiero, che opera nelle zone colpite dal sisma e della quale fanno parte anche volontari provenienti dalla Provincia di Reggio Calabria.

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