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di ROBERTO GALASSO
Un pomeriggio di Pasquetta finito in tragedia. E’ accaduto ieri a Sartano, popolosa frazione di Torano Castello, nel cosentino. Un pensionato del luogo, Elio Cariati, 74 anni, è morto a seguito di una lite con un quarantasettenne, Claudio Siciliano, anch’egli del posto, avvenuta davanti ad un bar ubicato nel corso principale del paese.
Un episodio che ha sconvolto la tranquillità del piccolo centro che si affaccia sulla Valle del Crati ed ancora immerso nell’atmosfera delle festività pasquali
IL FATTO
Erano circa le 17, quando davanti al bar di Via dei Mille un gruppo di persone sono intente a chiacchierare come al solito. Tra queste c’è Elio Cariati. Arriva Claudio Siciliano. Il giovane, nullafacente, già noto alle forze dell’ordine per vari reati, arriva nei pressi del bar ed inizia una discussione per futili motivi. Ad un certo punto – secondo le prime testimonianze raccolte dai Carabinieri – si sarebbe scagliato contro i presenti. L’anziano pensionato sarebbe stato così colpito dal 47enne con un pugno, tanto da accasciarsi, dopo pochi minuti, a terra privo di vita. Scattato l’allarme sul posto è intervenuto il 118 ed i carabinieri della locale stazione e della Compagnia di Rende gli ordini del Maggiore Vittorio Carrara.
Per i sanitari del 118 e per il medico legale non è rimasto altro che constatare il decesso di Cariati ed ai militari della scientifica dell’Arma effettuare i rilievi del caso e raccogliere elementi e testimonianze per accertare la dinamica dell’episodio. Siciliano è stato immediatamente fermato dai Carabinieri, ai quali ha tentato di sottrarsi, e portato in caserma dove, assistito dal legale di fiducia, l’avvocato Guido Siciliano del Foro Bruzio, è stato interrogato, dopo essere scoppiato in lacrime, per alcune ore prima di essere dichiarato in arresto e trasferito nel carcere di Cosenza.
L’accusa è di omicidio preterintenzionale e resistenza a pubblico ufficiale. Il magistrato di turno presso la Procura delle Repubblica, Giuseppe Casciaro, che coordina le indagini dirette dal Maggiore Carrara, ha disposto l’autopsia sul corpo del pensionato che sarà eseguita nelle prossime ore all’ospedale dell’Annunziata. La notizia del tragico episodio si è subito diffusa in paese dove i due sono molto conosciuti. Siciliano, soprannominato “U Falcu”, già censito penalmente perché spesso ubriaco e violento, tant’è che alcuni anni fa minacciò persino i carabinieri con un’ascia, è ritenuto dalla gente del luogo un soggetto che negli ultimi tempi con il suo comportamento dava fastidio un po’ a tutti. La vittima, che tutti in paese chiamavano amichevolmente “Il Capitano” per aver giocato da giovane nella locale squadra di calcio, era una persona apprezzata e ben voluta. Lascia la moglie Rita ed un figlio che risiede e lavora lontano dalla Calabria. Un dramma che si è abbattuto non solo sulla famiglia dell’anziano ma anche su quella di Claudio Siciliano, onesta e laboriosa. Sul luogo dell’accaduto tanta la disperazione dei parenti di Elio Cariati mentre alla gente accorsa tornava in mente l’assurda morte di Ermanno Licursi avvenuta sempre a seguito di una lite. Oggi, intanto, avrà luogo l’udienza di convalida dell’arresto di Siciliano.

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