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di NUNZIO FESTA
MATERA – «Sappi che ogni faccia è un miracolo. E’ unica. Non potrai mai trovare due facce assolutamente identiche. Ogni faccia è il simbolo della vita e ogni faccia merita rispetto». Queste parole dello scrittore Tahar Ben Jelloun sono state pronunciate in apertura della presentazione del “Primo rapporto sui fenomeni migratori in provincia di Matera”, presentato ieri e costruito grazie ad un progetto della Provincia di Matera e alle volontarie del Servizio civile nazionale, Mariella Annecca, Rosa Nicoletti, Francesca Pozzuoli. I risultati del lavoro realizzato per il progetto Servizio Civile Api “analizzare dimensioni e forme dell’immigrazione in provincia di Matera e promuovere l’integrazione” sono stati elaborati dall’antropologa Dorothy Louise Zinn, presidente dell’Associazione Medici Volontari per Lavoratori stranieri – Tolbà. «Avevamo l’esigenza di capire e far capire la realtà di vita dei migranti presenti sul territorio che portasse a una stima del livello di integrazione – ha detto il presidente della Provincia, Carmine Nigro. L’analisi delle dimensioni e delle forme del fenomeno, in virtù dell’indagine svolta durante il 2008, ha consentito di ottenere una base documentale sul fenomeno e consolidare una rete di rapporti». Fra le proposte, inoltre, quella della Provincia di Matera di farsi garante nei confronti di Banca Etica per permettere ai cittadini stranieri appartenenti alle fasce più deboli di accedere al microcredito. «Con il progetto coordinato dall’assistente sociale Angela Carlucci – ha spiegato il dirigente alle Politiche Socio-Culturali della Provincia materana, Saverio Petruzzellis – abbiamo acquisito anche dati mancanti a livello locale relativi al sommerso e alle condizioni di lavoro e di vita». Eppure, «Il rapporto – ha sottolineato la Zinn – è da ampliare nel futuro». La relazione è strutturata in sei settori: le presenze sul territorio, condizioni lavorative, condizioni abitative, salute e servizi sanitari, scuola e formazione, inserimento sociale. Nell’ambito dell’analisi, per esempio, si legge che dai dai inviati dalla Prefettura di Matera al 31 dicembre 2007, i cittadini stranieri presenti nella provincia sarebbero 2886, mentre dal rapporto Caritas-Migrantes 2008 risulta un numero di gran lunga più alto, ovvero 4.863 persone. Nella sezione sulla qualità dell’inserimento sociale, è segnalato che le istituzioni tendono a scoraggiare un inserimento del tutto sereno e che «Le informazioni giunte dagli assistenti sociali dei comuni indicano luci e ombre di questo inserimento», così come è emerso che è comunque «Difficile valutare la qualità dei rapporti tra cittadini stranieri e autoctoni».

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