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Quattro persone in manette e cinquantatre indagati; è il bilancio dell’operazione contro la pedofilia su Internet denominata ‘Veritate’ coordinata dalla Procura della Repubblica di Siracusa nell’ambito della quale sono state disposte perquisizioni in 15 regioni italiane.
I controlli sono stati eseguiti dal Nucleo investigativo telematico con l’ausilio di trecento militari, tra carabinieri e guardia di finanza, e sono coordinati dal procuratore Ugo Rossi.
Al centro dell’inchiesta la diffusione di filmati di sadismo su bambini, che vedono torture e violenze sessuali inflitte a piccoli di età compresa tra 4-5 anni. Decisiva per le indagini l’acquisizione e l’elaborazione dei dati telematici trasmessi al NIT dall’Interpol della Polonia, tramite il centro Interpol di Lione. Numerosi gli utenti, tutti identificati dal NIT, che divulgavano attraverso internet i film pedofili riguardanti le torture sui bambini. L’ampio scenario investigativo ha evidenziato una notevole incidenza di utenti italiani dediti alla diffusione e allo scambio di pedopornografia sul web, un’incidenza in crescita rispetto ai dati precedentemente riscontrati dal NIT nell’ambito di analoghe indagini. Sarebbero state le denunce di Telefono Arcobaleno a far scattare le indagini che si sono avvalse della collaborazione dell’Interpol di Lione e della Polonia. Gli arrestati sono un cinquantenne di Milano, dirigente di una nota industria dolciaria; un impiegato di 49 anni di Vicenza; un impiegato di 31 anni in un’azienda privata di Torino; e un uomo di 32 anni di Siracusa. Nei loro confronti il Gip di Siracusa, Tiziana Carrubba, ha emesso un ordine di custodia cautelare per produzione di materiale pedopornografico.
Cinquantasette invece le perquisizioni eseguite in numerose regioni: Veneto, Lombardia, Sicilia, Campania, Lazio, Emilia, Toscana, Liguria, Puglia, Piemonte, Sardegna, Marche, Abruzzo, Calabria e Friuli Venezia Giulia

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