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Il gip di Paola, ha archiviato una parte dell’inchiesta sullo spiaggiamento della motonave Jolly Rosso, avvenuto il 14 dicembre del 1990 ad Amantea, sul tirreno cosentino.
La motonave è stata ribattezzata in questi anni «la nave dei veleni» per il sospetto che trasportasse rifiuti tossici da smaltire illegalmente.
Si tratta, comunque, di un provvedimento che non chiude il caso perchè il fascicolo archiviato, è il primo che era stato aperto e riguardava le indagini tendenti ad accertare la presenza di contaminazioni radioattive e chimiche sull’area del litorale interessato allo spiaggiamento.
Gli accertamenti compiuti nel corso degli anni su questo versante hanno dato esito negativo, ma nel corso dell’attività istruttoria sono stati fatti alcuni stralci e l’inchiesta prosegue.
In particolare le indagini puntanto a stabilire se i rifiuti radioattivi che si presume la Jolly Rosso trasportasse siano stati interrati in una zona più interna, nei pressi dell’alveo di un torrente nel comune di Serra d’Aiello.
E, secondo quanto si è appreso, alcuni elementi raccolti nel corso delle indagini della Procura di Paola farebbero propendere per questa ipotesi.
Allo stato la Procura sta procedendo per le ipotesi di reato di disastro ambientale, violazione delle legge sull’inquinamento e inquinamento delle acque.

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