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Il destino della Reggina è legato alla gara in programma oggi, a Roma, dove la squadra amaranto affronterà la Lazio, nell’anticipo della penultima giornata dovuto alla necessità di lasciare all’Uefa lo stadio Olimpico con una settimana di anticipo sulla finale di Champions League in programma il 27 maggio.
La Reggina, nonostante la vittoria di domenica scorsa contro il Cagliari, resta a quattro punti dalla zona salvezza, e dunque non è sufficiente soltanto battere la Lazio, ma per avere ancora una speranza occorre che domenica prossima, il Bologna e il Torino non vincano.
Il tecnico amaranto Nevio Orlandi si è augurato che tutti le squadre dimostrino sportività. Prima di tutto, però, per la Reggina sarà necessario superare i biancocelesti. Per far ciò è presumibile che Orlandi si affidi alla stessa formazione impiegata domenica, con Ceravolo e Brienza in avanti e Cozza e Corradi in panchina, pronti a subentrare in caso di necessità.
Orlandi recupera anche Valdez, che ha scontato la giornata di squalifica, ma per la formazione da mandare in campo deciderà solo all’ultimo minuto. Orlandi si aspetta una Lazio «forte della vittoria della Coppa Italia e galvanizzata. Dovremo stare molto attenti ma noi dovremo giocare comunque per vincere».
«Ho già detto – aggiunge Orlandi – che la nostra quota deve essere a 36 punti. Domani passiamo dalla Lazio, poi penseremo alla gara successiva».
Orlandi mette in guardia i suoi ragazzi relativamente agli attaccanti laziali: «Zarate, Pandev e Rocchi costituiscono un trio che se anche non ha giocato molto spesso insieme è molto pericoloso. Così come lo saranno i due che scenderanno in campo, a cominciare da Zarate, un giocatore imprevedibile, dotato di grande rapidità e di ottime soluzioni verso la porta. Dovremo fare grande attenzione».

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