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La Reggina non ce l’ha fatta a centrare la salvezza. La sconfitta esterna di ieri contro la Lazio nell’anticipo imposto dalla necessità di lasciare lo stadio Olimpico di Roma a disposizione dell’Uefa per la finale di Champions league in programma mercoledì prossimo, conduce matematicamente la formazione calabrese alla serie B con una giornata d’anticipo, a conclusione del settimo campionato consecutivo in serie A, il nono complessivamente.
La sconfitta di ieri sera infatti, rende imprendibile il Torino a quattro lunghezze di distanza e all’ultimo posto utile per la permanenza in A a prescindere dall’esito delle prossime gare.
La decima partecipazione alla serie A auspicata all’inizio della stagione dal presidente Lillo Foti, non arriva e la Reggina non riesce a ripetere il miracolo compiuto negli ultimi anni, quando, con finali di stagione intensi ed al cardiopalma, è arrivata a centrare l’obiettivo salvezza nelle ultime giornate, anche nell’anno della penalizzazione di 11 punti in quella che fu una stagione capolavoro.
Un campionato sofferto fin dall’inizio, l’ambiente amaranto lo aveva capito sin dall’inizio. Nonostante i cambiamenti attuati dal presidente Foti che nel bel mezzo del campionato sostituisce il tecnico Orlandi con Pillon, i risultati sperati non arrivano con la squadra, ultima dalla fine del girone di andata e dopo avere conquistato 6 punti in 10 partite.
Foti decide di richiamare Orlandi ma la Reggina non riesce proprio più a vincere. E oggi le speranze di rimanere in A sono svanite definitivamente.

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