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Il leader degli industriali lucani, Attilio Martorano, boccia l’iniziativa dello sciopero che sta bloccando la produzione Sata, proclamato ieri sera nella fabbrica della Ergom – che produce componenti – la produzione della Grande Punto nello stabilimento di Melfi della Fiat si è bloccata stamani e l’azienda torinese ha proclamato una situazione di «senza lavoro», rimandando a casa gli operai, molti dei quali, secondo i sindacati, stazionano davanti allo stabilimento.
«Inconcepibile – ha dichiarato – Non è questo il momento, la posta in gioco è troppo alta, e ciò facendo rischiamo di vanificare il futuro dell’intero settore auto in Basilicata».
La notizia dello sciopero era stata confermata dal segretario regionale della Basilicata della Fiom, Giuseppe Cillis, e dalla Fismic. Lo sciopero alla Ergom è stato deciso dopo che lunedì scorso a 25 lavoratori che da tempo lavoravano nella fabbrica non è stato rinnovato il contratto e sono stati sostituiti con operai provenienti da Pomigliano D’Arco. Secondo Cillis, «la responsabilità di quanto è avvenuto è della Fiat. L’aumento di produzione a Melfi – ha aggiunto il dirigente della Fiom – doveva tradursi in aumento dell’occupazione locale. La situazione è preoccupante – ha concluso – per le conseguenze che potrebbe avere in termini di protesta da parte degli operai».

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