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Ho imparato da poco ad usare il computer,e leggendo il vostro giornale dove invitate ad esprimere la nostra opinione, stamattina ho deciso di sfogare l’amarezza di essere una calabrese che nonostante le crudeltà che il contesto sociale ha inflitto alla mia famiglia,quando sentivo denigrare la mia terra mi arrabbiavo fortemente, ma col tempo ho dovuto prendere coscienza che il mio vivere nell’onestà altro non è non capire che non tutti siamo uguali e che il mio sogno non si potrà mai realizzare,al punto che desidero con tutto il mio cuore nonostante i miei figli mi mancano terribilmente non rientrano più al sud.sono vissuta in una famiglia ed ho creato la mia impostandola sui valori del lavoro dell’onestà e del rispetto verso gli altri, pensi il pensiero politico di mio padre era così radicato che ha pensato bene dichiamarmi palmira,le sue lotte e quelle che ha con tutte le sue forze cercato di insegnarci,si sono vanificate nel nulla, perchè?
La politica inutile nasconderci è fallita; le lotti sindacali create per ottenere diritti ora sono diretti in maniera ambigua e senza lo scopo per cui sono nati; ci siamo adeguati ad un clientelismo spaventoso non abbiamo saputo darci la dignità del lavoro ma adeguarci ad avere un posto di lavoro,un posto di lavoro che dovevamo benedire ed attuare con consapevolezza e speranza di pogresso invece? Ospedali che costano più del dovuto e che tutto puoi chiamare meno che ospedali è inutile che il sig.Loiero si arrabbi (o fa finta),se la prima gestione era fallimentare lui cosa ha fatto per cambiare le cose?
Volere è potere, non potere inteso al proprio potere ma al servizio delle persone che si sono illuse che la sinistra con altre idee rispetto alla destra, volesse dare di più alla classe sociale più debole, ma tutto è un minestrone: le autostrade, le ferrovie, gli aeroporti (miliardi sacrificati dal potere politico a Reggio Calabria); le forestali che sono stati un bene per evitare la recrudescenza nelle file mafiose, ma che potevano dare input di miglioramenti nei loro servizi, e invece?
Soldi spesi per avere solo posti di lavoro che ognuno di noi paga, e servizi zero, tra l’altro io personalmente trovo abbastanza indignitoso l’ozio continuo di una intera giornata; ecco perché sono sempre più arrabbiata perché ci siamo adeguati, abbiamo seppellito la nostra dignità in nome del Dio denaro. La mafia è da 50 anni che tiranneggia questa realtà e la nostra terra. Prima i sequestri poi la droga e ora è il momento peggio perché la mafia si è vestita di perbenismo e nelle sue file si contano i personaggi di successo ingordi di avere sempre di più; giovani laureati e non, che invece di spronarsi a migliorare si infilano in meccanismi perversi e vegetano. Ma il bello è che nell’esporsi con i loro vestitini e cellulari in piazza si sentono importanti, ma ad una mamma onesta come me fanno ribrezzo; i giovani non hanno capito che si sperava in loro per una maggiore dignità da dare alle nostre terre; fatevi venire un rigurgito alle convenienze e sfruttate la vostra intelligenza al miglioramento anche perché, quando sarete padri vi sentirete leoni in gabbia ma nella libertà della Savana non priva di difficoltà, ma piena di naturalità incondizionata. Forza, coraggio, onestà, impegno morale, amore per la propria terra sono le condizioni per rialzarsi; i soldi dai governi devono arrivare al sud ma non a casaccio e gestite da persone al di sopra delle parti; non servono i commissari ma serve trovare la persona pulita e ce ne sono persone che vogliono veramente rendere questa terra ancora deseuta di sangue e lacrime amare. Scusate per gli errori ma ho solo la terza media. Con affetto a tutti i lettori.

Pamira Giulia

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