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di FABIO SIRAGO
“Questa sabbia non è da Metaponto”. Tutti insieme gli operatori turistici metapontini, nella giornata di ieri, hanno detto no alla sabbia usata per il ripascimento. Il no giunge dopo aver constatato che oltre alla sabbia, tra i cumuli scaricati dai camion, vi è la presenza di piccole pietre. Ed ecco che la protesta, di chi li ha investito, ha prodotto lo stop dei lavori. Si sono registrati tantissimi incontri, tra gli operatori tutti e poi questi ultimi con esponenti della Regione, del Comune bernaldese e della ditta che ha operato sul porto degli Argonauti. Da queste lunghissime ore di faccia a faccia è emerso, come già detto prima, lo stop ai lavori e l’intesa per trovare una migliore soluzione. Sul banco degli imputati, oltre alla sabbia che di fatto, a sentire le parole degli operatori e a vista di tutti, non è conforme con quella già presente sul lungomare metapontino, vi è anche il venir meno degli accordi presi per la sabbia che doveva giungere dagli Argonauti. Ebbene sì, a memoria dei tanti si portò a conoscenza, tra le righe del nostro giornale, di tali accordi che erano stati anche sottolineati dalle parole del sindaco di Bernalda, Francesco Renna. Gli operatori turistici hanno protestato e tra questi Franco Bia, che parla di danni e di beffe, ma poi, insieme ai suoi collegi, tira il suo bel sospiro di sollievo dopo aver incassato il si per la sabbia del porto degli Argonauti. «Abbiamo protestato -ha detto Bia- perché abbiamo ritenuto che questa sabbia non era conforme a quella già presente sulla spiaggia. Tutti gli operatori eravamo sulla stessa posizione e all’unanimità abbiamo deciso di far bloccare i lavori. Il perché? Ebbene, abbiamo constatato la presenza di pietre tra la sabbia di diametro che arrivavano a 0,6 mm. E già qui ci siamo preoccupati e non poco, poi abbiamo constatato che li dove questa sabbia veniva messa, dopo qualche onda, come per magia scompariva lasciando sul posto solo le pietre, che di fatto essendo più pesanti non venivano trascinate in mare. Questo ci ha spinti a chiedere lo stop del ripascimento con questo tipo di sabbia e la ricerca di altre cave con sabbie uguali a quella già presente. E qui devo sottolineare la grande partecipazione di tutti gli operatori-colleghi e anche delle forze politiche locali e regionali che ci stanno supportando in questi momenti. La mattinata è stata lunghissime e priva di interruzioni; ultimo tra gli incontri è stato quello avuto intorno alle 14 con il sindaco Renna, insieme al quale abbiamo constatato che una delle clausole, previste dalla Regione Basilicata, da rispettare da parte della società che ha operato sul porto degli Argonauti, era proprio quello di poter servirsi della sabbia. Ecco la sabbia serve a Metaponto ma la stessa non giunge. Perché? Una domanda che abbiamo fatto a chi di competenza proprio sul territorio dove nasce il porto degli Argonauti. E con questo sottolineo il fatto che abbiamo spostato la protesta proprio lì dove c’è la sabbia che serve e che di fatto è conforme a quella presente sul lungomare di Metaponto in quanto i due luoghi distano pochissimi chilometri l’uno dall’altro. Qui -ha concluso Bia- abbiamo ricevuto il sì per la sabbia già da oggi». Franco Bia è membro dell’associazione “Leucippo”, la stessa di cui è presidente Gianfranco Sortiero che ha espresso la sua amarezza per quanto si stava consumando sulla spiaggia di Metaponto. Un’amarezza che ora, dopo il sì all’utilizzo della sabbia del porto degli Argonauti, è solo un brutto ricordo. «Siamo la più bella spiaggia dello Jonio e la meta più scelta dai turisti -ha detto Sortiero- parole che trovano conferma nei numeri registrati domenica con un grande boom di presenze. Non siamo la spiaggia -ha continuato il giovane imprenditore- vista nel mese di dicembre, bensì siamo la grande realtà estiva che i tanti hanno portato con se a casa nelle vacanze del 2008. Qualcuno dirà: quindi non manca nulla? Certo, ci manca la sabbia portata via durante la mareggiata; sabbia che ora siamo pronti a ricevere già da oggi e che di fatto darà ossigeno a noi operatori e più spazio ai nostri turisti. La sabbia -ha concluso Sortiero- per noi, per i turisti e per la vita di Metaponto è fondamentale».

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