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«L’Azienda ospedaliera Mater Domini di Catanzaro è stata condannata, con tre distinte sentenze emesse tra aprile e maggio, per le condotte antisindacali tenute in occasione dell’adozione di alcuni atti e per il mancato avvio della contrattazione decentrata da parte del direttore generale pro-tempore, Rosalba Buttiglieri». Ad affermarlo è il segretario provinciale della Cisl medici di Catanzaro, Nino Accorinti.
«Il giudice del lavoro – prosegue la nota di Accorinti – ha ordinato l’immediata cessazione della condotta suddetta, la rimozione degli effetti ed il pagamento delle spese del giudizio. La Cisl medici esprime soddisfazione per l’accoglimento delle opposizioni ai decreti emanati dal primo giudice, dott. Commodaro, poichè tali sentenze rappresentano un precedente importante, anche per le altre Aziende sanitarie».
«La Cisl medici ritiene indispensabile – prosegue la nota – ripristinare la cultura delle regole, della legalità e della trasparenza dei comportamenti e auspica che le istituzioni regionali revochino l’incarico a quei direttori generali che adottano comportamenti in disprezzo delle leggi e delle norme contrattuali. È pronta a sostenere qualsiasi azione contro chi si rifiuta di praticare il confronto, la concertazione ed il rispetto dei diritti dei medici, privilegiando la prevaricazione arrogante ed autoreferenziale». «La gestione della sanità – conclude Accorinti – su cui incombe ‘il piano di rientrò necessita soprattutto di manager capaci, in grado di gestire la riorganizzazione degli ospedali al fine di garantire ai cittadini prestazioni adeguate e servizi efficienti. Non si può continuare ad assistere al trionfo delle incompetenze e degli interessi clientelari se veramente si vuole avviare una seria ed efficace programmazione sanitaria».

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