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di ROSSELLA MONTEMURRO
E’ STATO dimesso con una prognosi di 15 giorni, sabato sera dall’ospedale Madonna delle Grazie di Matera, l’immigrato trentaduenne ferito mentre stava lavorando in un cantiere in via Morelli.
L’uomo, originario del Marocco, dalla ricostruzione effettuata dai carabinieri della Compagnia di Matera insieme ai colleghi del Nucleo Ispettorato del Lavoro e della Direzione Provinciale del Lavoro, si trovava nella parte sottostante l’impalcatura quando è stato colpito da un’asse scivolata dalla stessa.
Per schivarla, l’uomo si sarebbe piegato non riuscendo però ad evitare l’impatto sulla schiena.
Gli accertamenti hanno consentito di appurare che l’immigrato, in regola con i permessi di soggiorno, era impiegato in nero da una ditta di Grassano.
Al momento dell’incidente erano in corso lavori per la ristrutturazione di una casa.
Il cantiere è stato sospeso: è stato accertato che non era stata assunta alcuna cautela o misura antinfortunistica che le condizioni del ponteggio e dell’intero cantiere erano in condizioni precarie.
Da tempo, il Comando provinciale dei carabinieri ha avviato l’operazione “Homo Faber” finalizzata al controllo e alla tutela della sicurezza dei luoghi di lavoro.
«Non bisogna abbassare la guardia. – ha affermato il tenente colonnello Domenico Punzi, comandante provinciale dei carabinieri di Matera – Si continua a non rispettare le misure antinfortunistiche e si specula sulla povertà sella gente, come nel caso dei lavoratori impiegati in nero.
Non deve mai essere sottovalutata la sicurezza degli operai ed è indispensabile sensibilizzare gli addetti del settore».
Sulla vicenda non usa mezzi termini Franco Pantone, segretario regionale della Filca Cisl: «L’imprenditore del cantiere dovrebbe essere radiato dall’albo dei costruttori. Bisogna dare un segnale forte.
Le norme sulla sicurezza ci sono, il problema è farle rispettare.
Abbiamo un Rlst (rappresentante dei lavoratori per la sicurezza territoriale) che vigila ma non basta se manca la consapevolezza degli imprenditori che la materia è di estrema importanza.
Dobbiamo denunciare chi approfitta delle norme e costituire una sana falange per la sicurezza: sindacati e organizzazioni preposti ad una nuova campagna di sensibilizzazione sulla sicurezza sui luoghi di lavoro.
L’occultamento degli infortuni – aggiunge Pantone – è una prassi consolidata: la scorsa settimana, a Siracusa, un imprenditore ha accompagnato al pronto soccorso un lavoratore che si era ferito e ha cercato di simulare un investimento».
Sabato scorso i carabinieri del Nucleo radiomobile sono arrivati in via Morelli a seguito di una segnalazione giunta al 112 e hanno rinvenuto il trentaduenne, ferito e dolorante, nascosto in un’autovettura, dove era stato sistemato dagli altri lavoratori.

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