X
<
>

Condividi:
3 minuti per la lettura

di Renato Carpentieri
Caccia al centrocampista. Il modello a cui il Matera s’ispira è un giocatore alla Pirlo. Uno che possa far partire l’azione, il cosiddetto metronomo del centrocampo. I nomi che circolano sono i soliti, ma sembrano poco solidi per il tipo di squadra che il Matera ha messo in piedi in difesa e in attacco, reparti ormai già completati. Uno staff tecnico e dirigenziale che si è allargato con nuove figure quello del Matera. Infatti, il ruolo del vecchio direttore sportivo (ora direttore tecnico) è stato affidato a Luigi Carrera. Persona di grande esperienza e con contatti importanti nel ramo di squadre professionistiche. «Sono orgoglioso e onorato di fare parte della famiglia. Perchè di tale si tratta. C’è grande armonia tra noi e questo è molto importante. Qua c’è organizzazione e voglia di carature superiori alla D. Sono felice-afferma Carrera- di dare il mio contributo al progetto del Matera. Chi è Gino Carrera? Ho lavorato con De Poli a lungo, sono stato al Cittadella assieme a Bresolin e quando andò via lui ho fatto lo stesso. Inoltre, essendo di Ginosa ma residente a Laterza conosco bene questa realtà. Ho cominciato proprio qua come arbitro, poi dirigente e infine varie esperienze nel nord-Italia». L’altro giorno stage di giovani organizzato per trovare dei nuovi under. C’è stato qualcosa di buono? «Senza dubbio sì. Devo ammettere-afferma Carrera- che tutti e sei i tecnici hanno concordato sugli stessi elementi. Due e forse tre potrebbero interessare al Matera e nei prossimi giorni con il tecnico Pino Giusto vedremo come muoverci per questi ragazzi. Noi stiamo valutando anche i giocatori già in organico l’anno scorso. Servivano dei giocatori di prima fascia e credo che qualcosa del genere è emerso nello stage, ma è chiaro che fare nomi non serve in questo momento». Il Matera cerca degli esterni di centrocampo, ma in un campionato dove gli under buoni faranno la differenza potrebbe scapparci anche qualche clamorosa riconferma e il pensiero va ad Acampora o Naglieri. Forse più il primo, perchè gli 89 da impiegare non sono più due ma uno. «Serve qualche 91 importante e in questa direzione-conclude Carrera- ci stiamo impegnando». Per ora c’è ancora a tenere banco l’ingaggio di Bartoli e Genchi, giocatori non del girone H ma di categoria anche superiore e il tecnico del Matera, Pino Giusto ha parlato delle loro caratteristiche. «Conosco bene-ha affermato Giusto- entrambi i giocatori; Bartoli è un ottimo difensore centrale mentre Genchi sarà la spalla di Diego Albano in attacco. Mi faciliteranno sicuramente il lavoro tattico. Genchi è un mancino naturale, a Chieti batteva le punizioni ed era il rigorista. Nasce come seconda punta ma con me ha giocato anche da prima punta essendo bravo a proteggere palla e far salire la squadra. Aveva richieste importanti da squadre di Lega Pro e di Serie D come ad esempio il Campobasso che negli ultimi giorni ha fatto davvero di tutto per ingaggiarlo ma lui voleva fortemente Matera. Sia Bartoli che Genchi sono di Bari, proprio come me, quindi li ho pressati a dovere. Il resto l’ha fatto la società in cui confidavo per il loro acquisto».

Condividi:

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

EDICOLA DIGITALE