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Il dipartimento provinciale di Cosenza dell’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente della Calabria (Arpacal), attraverso il suo Laboratorio fisico, diretto dalla dottoressa Raffaella Trozzo, ha realizzato il Rapporto tecnico sulle analisi radiometriche su campioni ambientali prelevati sul territorio costiero dello Jonio cosentino relativo al 2009.
«L’esito di questo lavoro – fanno sapere dall’Arpacal – è rassicurante. Sulla costa jonica cosentina non si riscontrano situazioni di particolare allarme». Raffaella Trozzo ha evidenziato che «questo complesso lavoro di monitoraggio è stato realizzato in collaborazione con il Dipartimento di Prevenzione di Rossano dell’Asp di Cosenza, guidato dal dott. Martino Rizzo, e si è sviluppato lungo un accurato ed intenso lavoro di campionamento e analisi di laboratorio.
Sono stati, infatti, prelevati 27 campioni di sabbia di mare, per valutarne la distribuzione dei radioelementi naturali ed antropogenici.
In particolare, sono state prese in considerazione zone ambientali in cui sono presenti corsi d’acqua con relativi sbocchi a mare, effettuando i prelievi nelle vicinanze della foce dei fiumi, al fine di valutare eventuali inquinanti trasportati da questi».
Nel dettaglio, i campioni di sabbia di mare sono stati prelevati nei punti di minore turbolenza e velocità delle acque, effettuando per lo stesso punto la raccolta di almeno due campioni di sabbia dal quantitativo oscillante dai 3 ai 5 chili.
La campagna radioecologica sullo jonio cosentino, iniziata già dal 1996 e proseguita con cadenza periodica, va affiancata alla stessa attività che è stata svolta nel Tirreno cosentino, questa volta in collaborazione con il Dipartimento di prevenzione di Paola dell’Asp di Cosenza, diretto dal dr. Pietro Borsani. La presenza di dati su entrambe le coste, «consentirà – ha concluso Trozzo – di effettuare un controllo comparato fra le variazioni delle concentrazioni sia nel tempo e sia nello spazio».

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