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di ALESSANDRO RUSSO
Riecco il Cosenza e tutti sperano che le parole garibaldine pronunciate ieri pomeriggio in sala stampa da Mimmo Toscano siano la cartolina rossoblù per tutta la stagione. «Quello che voglio – ha detto Toscano – è una squadra spregiudicata che corra molto, più degli altri e sia disposta al sacrificio. Se mettiamo questo in campo, credo che possiamo mettere in difficoltà chiunque. Ecco, una squadra spregiudicata, non come quella che ho visto nei primi 25 minuti a Taranto. Siamo stati timorosi, forse per il nome del Taranto, per la pressione del loro pubblico. Dopo, quando siamo usciti e abbiamo creato la prima occasione da rete ci siamo sbloccati. Noi abbiamo un arma in più che è la gioventù, dobbiamo sfruttarla. Voglio una squadra incosciente e che corra più degli altri». Erano le 17 al Sanvitino quando già un centinaio di tifosi hanno cominciato ad attendere i loro beniamini. Nelle stanze un tantino polverose della sala stampa Catera, il tecnico ha preso la parola e spiegato ai cronisti il nuovo atteggiamento che si attende dalla squadra in questo torneo. La mente corre al successo ottenuto allo Iacovone, dove nella ripresa, soprattutto, abbiamo visto una squadra senza timore, che ha rischiato ancora in difesa, ma ha saputo fare la partita portando a casa il risultato. «Non abbiamo rubato nulla. Comunque non mi ero preoccupato dopo la Cisco Roma, non mi esalto adesso. Quello che mi ha preoccupato, invece sono stati i primi 25 minuti. Un approccio sbagliato alla partita. A Grosseto andiamo a fare la nostra gara, senza assili e con il Crotone la mattina prima del match amichevole lavoreremo duro e caricheremo. Vedrete in campo undici sagome (testuale, ndr)».Si guarda avanti alla squadra attuale e a quello che serve per il futuro prossimo. «La società lo sapeva già prima di partire in ritiro quello che serve ancora alla squadra. Dunque non è cambiato niente. La qualità? E’ certo che aspettiamo qualcosa di meglio, ma c’è da tenere presente che in organico la squadra manca di centimetri, di giocatori alti. Siamo in difficoltà nelle palle alte ed è una cosa che non possiamo consentirci. Serve una rosa di 24 elementi più i portieri. Faremo un tipo di approccio al torneo dove chiederemo agli atleti grandi sforzi e molta preparazione. Potrebbero esserci dei problemi fisiologici e dunque è necessario avere molte alternative. Parlo proprio a livello numerico». Quindi l’allenamento della squadra che diventa un presentazione ai duecento supporter che hanno atteso il primo giorno “di scuola” dei loro beniamini. Porchia guida il gruppo a raccogliere gli applausi alla rete dove un tifoso chiede: «A gennaio dobbiamo essere primi!». Poi il gruppo comincia a sudare sul verde del campo d’allenamento. i portieri ben presto si spostano e cominciano a volare da una parte all’altra alla ricerca della forma migliore. Dunque la stagione è appena cominciata e le attese sono tante. La salvezza sarà lo scudetto rossoblù 2009-2010.
MERCATO
Leandro Greco difficilmente arriverà a Cosenza. Le parti, pare, si sono definitivamente allontanate. Il giocatore non ha accettato il trasferimento. Restano in piedi le ipotesi Ginestra, Rossini. E dal cilindro potrebbe spuntare qualche sorpresa. «Mi servono24 uominipiù i portieri»

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