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La sezione disciplinare del Csm ha confermato il trasferimento d’ufficio ad altra sede e altre funzioni per l’ex procuratore generale di Catanzaro Enzo Iannelli e per il suo ex sostituto Alfredo Garbati, protagonisti dello scontro con la procura di Salerno, giocato sulle inchiesta Why not e Poseidone avocate all’ex pm Luigi De Magistris. E ha inflitto loro anche delle sanzioni aggiuntive: per Iannelli l’impossibilità di ricoprire incarichi direttivi o semidirettivi per un anno; per Garbati la perdita di sei mesi di anzianità.
I due erano già stati sanzionati nel gennaio scorso dalla misura del trasferiumento; ma allora si era trattato di un provvedimento cautelare, adottato in via d’urgenza su richiesta del ministro della Giustizia Angelino Alfano. Allora la sezione disciplinare non aveva assunto provvedimenti nei confronti del sostituto procuratore di Catanzaro Salvatore Curcio, che era divenuto intanto titolare delle indagini Why not e Poseidone, proprio per farli proseguire le inchieste. Oggi invece ha sanzionato anche lui con la misura della censura. Il tribunale delle toghe ha invece dichiarato il non doversi procedere nei confronti dell’ex sostituto pg di Catanzaro Domenico De Lorenzo visto che ha lasciato l’ordine giudiziario.

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