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Un teatro Politeama stracolmo in ogni ordine di posti (restano appena una cinquantina di biglietti, sui circa 900 messi in vendita) per il concerto di Charles Aznavour che venerdì sera chiuderà la prima rassegna internazionale «La grande musica per il cinema». Aznavour è tornato alla grande in Italia, facendo registrare il tutto esaurito, nei giorni scorsi, a Parma e Firenze. A Milano e Roma, dove canterà prima di Catanzaro, si è già scatenato il bagarinaggio per assicurarsi un biglietto.
Ma la serata sarà speciale anche per i grandi ospiti che assisteranno al concerto del grande chansonnier francese. In prima fila ci saranno infatti il regista Tinto Brass e la sua musa Caterina Varzi, avvocato e psicanalista originaria di Soverato. La presenza di Brass al Politeama non è casuale. È stato infatti il trasgressivo regista a tenere a battesimo alla Mostra del Cinema di Venezia la rassegna internazionale La Grande Musica per il Cinema, partecipando alla conferenza stampa di presentazione al Lido.
Dopo Tornatore e Avati, dunque, la rassegna del Politeama si assicura la presenza di un altro grande protagonista del cinema italiano. Susciterà naturalmente molta curiosità il debutto a Catanzaro di Caterina Varzi, attrice prediletta di Brass che l’ha voluta nei film «Hotel Courbet» e «Ziva». Soveratese come Elisabetta Gregoraci, la Varzi è laureata in legge. Punta evidentemente a raggiungere il successo riservato, prima di lei, ad attrici come Claudia Koll, Serena Grandi, Francesca Dellera, Deborah Caprioglio.
Intanto, su internet vengono offerti, da vari siti, biglietti per il concerto di Aznavour al Politeama a prezzi stratosferici, fino a 300 euro. La direzione del Politeama, venuta a conoscenza di tale circostanza, ha invitato tutti coloro che sono interessati ad acquistare gli ultimi biglietti disponibili per il concerto del 6 novembre (sono poco più di una cinquantina) direttamente al botteghino del Politeama o attraverso il sistema on line del sito ufficiale. La tappa catanzarese del tour italiano di Aznavour fa registrare – per precisa volontà della Fondazione – i prezzi più bassi in assoluto che vanno da 100 euro per la platea ai 30 del loggione.

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