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C’ERA preoccupazione per la partita di questo pomeriggio al San VIto. A Cosenza arrivava il Pescara primo in classifica, mentre le fila rossoblù erano decimate dall’influenza. Soprattutto nel reparto avanzato con Scotto infortunato e Biancolino e Caccavallo febbricitanti che in settimana si erano allenati poco. Invece il Cosenza sfodera la partita perfetta, giocata con sagacia tattica e intelligenza.
Pronti via e il Pescara mostra subito le sue qualità soprattutto in fase di possesso palla. Gli abbruzzesi sono bravi nel palleggio, ma non riescono a dare la giusta profondità alla manovra, giocando troppo spesso sulle fasce. Così è il Cosenza a passare alla prima vera occasione. E’ il 9′ quando Domenico Danti devia con l’esterno sinistro un cross dalla destra di Bernardi. Ne viene fuori un pallonnetto su cui il portiere ospite Pinna non può davvero nulla. Lo stadio esplode mentre i circa 250 tifosi ospiti restano letterlamente ammutoliti. La partita dopo il vantaggio dei padroni di casa fila via sullo stesso copione. Il clima all’inglese favorisce un match giocato molto bene da entrambe le squadre che mostrano di meritare il vertice di questa categoria. E’ il Pescara che prova a fare la partita, mentre il Cosenza si difende ordinatamente pronto a colpire in contropiede. L’azione degli ospiti manca sempre della giusta profondità, mentre i Lupi sfiorano il raddoppio in almeno due occasioni. Al 32′ c’è un mischione nell’area abbruzzese, alla fine spunta Caccavallo che non riesce a dare a giusta forza al pallone, facile preda di Pinna. Al 42′ altra azione insistita del Cosenza spiove la palla in area, Biancolino la spizzica di testa, ma il tiro si spegne sul fondo.
Nel secondo tempo il canovaccio si ripete. IL Pescara è aggressivo e preme il Cosenza nella sua area, ma al di là del possesso di palla non combina molto altro. Così Cuccureddu cambia entrambi i terminali offensivi della sua squadra, ma senza risultato. Tiri verso la porta di Pinzan praticamente nessuno. I rossoblù giocano sempre in contropiede. La ripartenza giusta sembra essere quella del 27′, ma Caccavallo si mangia un gol clamoroso. Solo davanti al portiere avversario prova a dribblarlo. Pinna tenta il tutto per tutto e si lancia in tuffo fra le gambe dell’avanti rossoblù. Lo stadio grida al rigore, ma l’arbitro fa segno di proseeguire.. Al 28′ la mossa tattica che poi risulterà decisiva. Fuori uno stanchissimo Caccavallo, dentro Virga che si posiziona sull’out destro in posizione avanzata. Al 33′ l’azione decisiva del match. Biancolino lancia proprio Virga, questi raggiunge il fondo e mette la palla all’indietro, Arriva Fiore che in corsa la piazza lì dove Pinna non può arrivare.
Il pescara è ormai alle corde, anche perché durante la partita ha speso molto più del Cosenza., Così gli ospiti vanno avanti più sulla forza dei nervi che altro. Al 38′ su calcio piazzato Artistico manda abbondantemente fuori. Sembra l’ultimo pericolo di una partita che il Cosenza ha controllato senza subire troppi patemi. AL 90′ però il Pescara trova il gol della bandiera con il capitano Olivi che devia imparabilmente di testa un cross dalla destra. Una rete che serve però soltanto per la statistica, visto che il direttore di gara fischia quasi in contemporanea la fine dell’incontro. Con questa vittoria il Cosenza riscopre tutte le sue ambizioni e si piazza al quinto posto in classifica, a braccetto con il Ravenna.

Nella foto Fiore ringrazia il cielo dopo il gol del 2-0

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