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«A Cosenza, oggi, abbiamo assistito ad una straordinaria manifestazione di popolo». Ad affermarlo è il segretario generale della Cgil Calabria, Sergio Genco, «soddisfatto – è detto in un comunicato – della partecipazione di migliaia e migliaia di cittadini alla manifestazione regionale che si è svolta questa mattina nel capoluogo bruzio». «Tanti lavoratori e tante lavoratrici – aggiunge – sono arrivati da ogni parte della Calabria per contribuire a cambiare l’indirizzo del Governo nazionale sul Mezzogiorno e sulla nostra regione. Abbiamo bisogno di rimettere al centro dell’attenzione del nostro Paese i problemi del Mezzogiorno, che restano irrisolti da troppi anni. Il Mezzogiorno è una risorsa per l’Italia e non è, come viene ormai considerato da un orientamento leghista, un peso ed una zavorra per la Nazione. Il nostro Paese può progredire solo a condizione che il Sud fuoriesca dalla crisi. Da Cosenza, perciò, si registra una rivendicazione forte delle politiche per lo sviluppo di aiuto alle attività produttive, delle politiche di messa in sicurezza dei territori dal pericolo sismico, e di una nuova politica sulle infrastrutture». «Ma da Cosenza – dice ancora Genco – è partito anche un grande segnale affinchè il Governo nazionale consideri la Calabria come una regione su cui occorre necessariamente intervenire rispetto a sei questioni che, da qui, hanno una grande valenza nazionale: ambiente, lavoro e precarietà, infrastrutture, stato sociale, sistema universitario e legalità. Alla luce di questi sei temi cruciali si pone dunque con estrema necessità ed urgenza l’istituzione di un tavolo nazionale sulla Calabria».

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