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Da quanto tempo non succedeva. Tutti hanno commentato così roboante ritorno al successo della Reggina. Era da diverso tempo che la squadra amaranto non conquistava due risultati utili consecutivi, ed era da ancora più tempo che la Reggina non segnava quattro gol in una sola partita: l’ultima volta è successo contro il Siena, il 13 marzo del 2008, tre stagioni fa. Sono tutti segnali di buon auspicio per il rilancio della squadra amaranto che come ogni settimana, all’indomani di una sonante vittoria, è attesa alla prova. La Reggina ha vinto e convinto, infatti, ma deve dimostrare continuità di rendimento e risultati. Lo deve dimostrare già sabato prossimo ad Ascoli contro una squadra che in casa perde tanto e contro la quale bisogna anche tentare di centrare il risultato pieno. Domenica sera, dopo la partita, Iaconi ne ha parlato a lungo con i giornalisti. E’ apparso più sereno e sorridente, era arrivata la vittoria che, comunque, era attesa per invertire la rotta.
Per il momento, Iaconi ed i suoi giocatori si godono una vittoria importante, sperando che il peggio sia già alle spalle. Le occasioni per dimostrare a tutti che la nuova Reggina è già pronta a vincere con continuità sono a portata di mano. .All’interno della compagine granata è Pagano il personaggio del momento: oltre a segnare ha fornito i migliori assist della giornata ai colleghi Cascione e Lanzaro, bravi ad arrotondare il punteggio nel secondo tempo. E’ lui il capocannoniere della Reggina con cinque gol, nessuno lo avrebbe sospettato. Iaconi, individuando in lui l’unico uomo, in questo momento, di fare centro, ha costruito la squadra intorno all’ex esterno del Rimini ed ha avuto ragione.
Significative le parole del tecnico, anche quando ha affermato che sarebbe bastato sbloccarsi sul piano del risultato per giocare un buon calcio: «La mia squadra ha giocato con molto carattere confermando i segnali di ripresa evidenziati a Crotone. In pratica, è stata brava a gestire la gara, ha governato bene la palla ed ha confezionato una vittoria senza correre rischi. Certo, non abbiamo risolto tutti i problemi. Dobbiamo mettere ancora tanti mattoni, continuando a lavorare e soprattutto con le scelte ponderata ogni settimana».

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