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Si conosceranno il 23 marzo prossimo le conclusioni cui arriverà il perito chiamato a verificare la capacità di intendere e volere di Morena Loprete, 20 anni, di Catanzaro, arrestata lo scorso dicembre con l’accusa di avere ucciso Annarita, la figlioletta di due settimane, e di aver tentato di ammazzare anche il convivente. Il giudice dell’udienza preliminare di Catanzaro, Gabriella Reijllo, oggi ha conferito il relativo incarico al dottore Mario Nicotera, che ha chiesto 90 giorni per il deposito della perizia. Solo dopo aver conosciuto le conclusioni del medico potrà riprendere il giudizio abbreviato (che in caso di condanna comporta lo sconto di pena di un terzo) che il difensore della Loprete, l’avvocato Alessandro Guerriero, ha chiesto, condizionandolo proprio all’espletamento della verifica psichiatrica. I fatti di causa sono avvenuti all’alba del primo dicembre scorso, nel quartiere Gagliano di Catanzaro. Morena Loprete, secondo l’accusa, avrebbe ucciso la sua bambina al culmine di una violenta lite con il convivente, Rosario Donato, 24 anni, ferito al petto con una coltellata e con un morso che gli ha staccato il lobo dell’orecchio sinistro. Il legale di Donato, l’avvocato Carlo Petitto, già alla scorsa udienza ha comunicato la rinuncia alla costituzione di parte civile dell’uomo contro la ex convivente.

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