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Gli uomini del commissariato di Polizia di Polistena hanno arrestato questa mattina Antonio Mangiaruga, di Melicucco (Rc), per tentata estorsione continuata nei confronti dell’imprenditote Ettore Gildo Pronestì, direttore dell’associazione di produttori agrumicoli Casog con sede a Melicucco. E’ stato lo stesso imprenditore a denunciare il tentativo di taglieggiamento.
Le indagini, condotte dal persone di polizia polistenese, guidato da commissario capo Francesco Giordano, tra i mesi di marzo e luglio 2009, erano iniziate a seguito di un danneggiamento avvenuto il 3 marzo 2009, portato a termine con colpi d’arma da fuoco contro il cancello dell’abitazione di Pronestì a l’automobile della moglie dell’imprenditore.
Un primo episodio intimidatorio al quale ne sarebbero seguito un secondo, il 27 maggio 2009. Le indagini, così come spiegato nel corso di una conferenza stampa tenuta alla procura di Palmi dal procuratore Giuseppe Creazzo, lo stesso commissario Giordano alla presenza degli ispettori Mangano e Catalano, hanno permesso di raccogliere prove che gli investigatori considerano schiaccianti nei confronti di Mangiaruga.
In particolare, alcune telefonate al cellulare della vittima intercettate prima e dopo i danneggiamenti, nella quali si chiedeva all’imprenditore una cifra pari a 100.000 euro. Mangiaruga è inserito nel contesto della criminalità organizzata di Melicucco.
A suo carico risultano precedenti per violazione della legge sulle armi, contro il patrimonio e in materia di stupefacenti. La parte offesa appartiene ad una nota famiglia di imprenditori che nei decenni passati è stata vittima di numerosi danneggiamenti. Nel 1988, il fratello di Ettore Pronestì, Ottavio, era stato sequestrato a scopo estorsivo e liberato dopo 6 mesi.

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