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di SALVATORE SANTORO
POTENZA – Diciotto liste. Sei aspiranti governatori. Oltre 430 candidati consiglieri regionali. I lucani chiamati alle urne il prossimo 28 marzo potranno scegliere tra nomi noti. Alcuni meno conosciuti. E c’è pure qualche outsider di prestigio. Sono in lizza anche perfetti sconosciuti. In ogni caso la “giostra” delle candidature è finita: alle 12 di ieri i timbri del tribunale sono stati riposti. Non sono mancate le polemiche e i musi lunghi di chi magari sperava fino all’ultimo momento di essere candidato e di chi invece ha trovato in liste avversarie chi proprio non si aspettava. Ma ciò che più conta che archiviata la fase della composizione delle liste e della raccolta delle firme, ora non resta che fare campagna elettorale. Dalle stanze delle riunioni ora la politica si sposterà nelle piazze per i comizi. In tutti i casi sono cinque i candidati alla presidenza della giunta che si giocano il massimo ruolo istituzionale di Basilicata. C’è Vito De Filippo che si candida al bis. Sarebbe il primo presidente della storia quarantennale del massimo ente regionale a governare per due legislature. E’ sostenuto da ben 9 liste e da 216 candidati in tutta la regione (144 in provincia di Potenza e 72 in quella materana). Oltre al suo Pd, De Filippo può contare sul sostegno dei Popolari uniti, dal Psi, dall’Italia dei valori, dalla Sinistera ecologia e libertà, dalla Federazione di sinistra (Prc più Pdci), dall’Udc, dall’Api di Rutelli e dalla lista Idea dei Verdi. In più conta su un listino composto tutto da parlamentari (Felice Belisario dell’Idv e poi i democratici Maria Antezza, Carlo Chiurazzi, Antonio Luongo e SalvatoreMargiotta) che hanno però già assicurato di dimettersi in casi di elezione. A contrastare la vittoria del centrosinistra e la riconferma a De Filippo c’è Nicola Pagliuca che già 10 anni provò a diventare governatore con l’allora Casa delle libertà contro il candidato dell’Ulivo poi vincitore Filippo Bubbico. Pagliuca da parte sua spera che la storia non si ripeta. E’ sostenuto da 4 liste: Pdl, Per Pagliuca, Movimento per le autonomie e Mia che però ha presentato candidati solo nella circoscrizione potentina. In totale per la sfida di Pagliuca si sono candidati nel proporzionale 88 persone: 64 nella Provincia di Potenza e 24 a Matera. Il listino di Nicola Pagliuca invece conta su Francolando Marano, Rosa Maria Porsia, Saverio Scavone, Michele Adamo e Francesco Sanseverino. 40 invece, i candidati che corrono per l’aspirante governatore lucano, Magdi Cristiano Allam. L’europarlamentare è sostenuto da 2 liste: Io amo la Lucania e Io Sud della senatrice Poli Bortone. In Provincia di Potenza sono quindi 27 i candidati di Allam, mentre a Matera sono 13. L’ex vicedirettore del Corriere della Sera è sostenuto nel listino da Maria Antonietta Soldovieri, Flavio Facioni, Lorenzo Desiderio, Valeria Carmela Giorgio e Maria Rosa Cancelliere. Il quarto candidato alla presidenza della giunta regionale è Marco Toscano. E’ il candidato governatore delle liste di Sui Generis e conta su 10 aspiranti consiglieri regionale nella Provincia capoluogo di regione e 6 in quella della città dei Sassi. Il suo listino è composto da Nicola Cazzola, Marco Fortunato Iannaccone, Giuseppe Vena e Angelo Pacelli. Per il Partito comunista dei lavoratori c’è poi il candidato governatore Florenzo Doino (che si presentò come aspirante presidente anche alle scorse elezioni provinciali). Una sola lista circoscrizionale per Doino che può contare sul sostegno di 16 candidati nella Provincia di Potenza. E c’è poi Maurizio Bolognetti della Lista Pannella Bonino che in realtà non dovrebbe essere ammesso alla competizione elettorale regionale perchè non le proprie liste non sono provviste delle firme necessarie per legge. Non ce l’ha fatta invece Miko Somma del Comitato No Oil che invece era riuscito a raccogliere le firme necessarie nelle amministrative del 2009 presentandosi sia come candidato sindaco che presidente di Provincia a Potenza. Al di là delle valutazioni di carattere politico salta all’occhio la scarsa presenza rosa nelle liste. Siano esse di centrosinistra, di centro o di centrodestra. Tutte gli elenchi elettorali hanno la stessa caratteristica di genere: le donne candidate in Basilicata sono una piccola minoranza. Esclusi i listini su cui gli elettori non hanno la possibilità di votare con la preferenza ai vari candidati, sugli oltre 300 candidati di De Filippo solo una trentina sono donne e nella sola lista del Pd sono solo 3. Arrivano a 6 (ed è la massima presenza femminile in assoluto) le candidate donne nella Sel. Ma non va meglio nel centrodestra: nel Pdl sono 2 mentre nella lista di Pagliuca una soltanto. Un pò meglio va nelle liste di Magdi Allam che ne candida 8 di cui solo 3 in Io Sud. A livello percentuale meglio la lista di Doino con 5 donne su 16, mentre non brilla la lista di giovani Sui Generis con solo 2 candidate su 16.

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