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E’ accusato di aver aggredito a malmenato un medico del pronto soccorso dell’ospedale di Gioia Tauro, Natale Mardecheo, 24 anni del posto, arrestato dalla polizia in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere del gip del tribunale di Palmi. Il giovane ha avuto notificato il provvedimento restrittivo dalla Squadra mobile della questura di Reggio Calabria.
L’accusa che viene formulata nei confronti del giovane è di aver usato nei confronti del professionista «violenza e minacce per costringerlo a fare un atto contrario ai propri doveri e ad omettere un atto d’ufficio».
Il fatti che hanno portato all’arresto di Mardecheo sono avvenuti la sera dello scorso 11 marzo, quando il giovane si è presentato al pronto soccorso lamentando forti dolori di testa e vomito, a causa di un fatto traumatico avvenuto qualche giorno prima, pretendendo di essere sotto posto a Tac.
Ritenuto opportuno l’accertamento, Salvatore De Cristo, sanitario del pronto soccorso, ha disposto il trasferimento in ambulanza del paziente all’ospedale di Palmi dove l’esame accertava nelle parti molli del cranio la presenza dei pallini da caccia. A quel punto, adempiendo ad un preciso dovere, il sanitario ha avvisato la polizia. Ma quest’adempimento non è stato accettato dal Mardacheo il quale l’ha considerato una sorta di «infamità».
Il medico è stato prima etichettato con «sbirro e bastardo», poi minacciato, quindi colpito con una testata al volto. Selvaggiamente aggredito Salvatore De Cristo ha riportato anche la frattura di una costola. Il protagonista è il figlio di Rocco Mardacheo, 52 anni, arrestato due anni fa per associazione mafiosa. Il 12 gennaio del 2008, nell’eseguire una perquisizione domiciliare a carico dell’uomo, la polizia ha rinvenuto all’interno di un garage armi da guerra e munizioni.

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