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La Calabria sale in cattedra all’università di Catania per un incontro sulla chitarra battente, strumento protagonista della musica tradizionale calabrese e ormai a pieno titolo tra gli strumenti musicali più importanti nella musica etnica italiana e mediterranea. Sul tema «Tradizione e innovazione. La chitarra battente nella ricerca musicale» si svolgerà domani mattina all’ex monastero dei benedettini di Catania un incontro che è l’evento conclusivo della mostra «Il suono della tradizione: la chitarra battente» dedicata alla liuteria calabrese e campana e legata all’indagine storica e musicologica sulla chitarra battente.
La mostra è ospitata invece nel Castello Ursino (in foto) e nel maniero catanese le chitarre battenti sono alternate ai reperti del Museo Civico del Comune di Catania. La mostra è curata da Maurizio Cuzzocrea, musicista calabrese da molti anni impegnato in un lavoro di ricerca ed animazione culturale sui temi della musica tradizionale e direttore artistico del Festival EmigrantImmigrati che si svolge a Paola dal 2004. È proprio tramite l’esperienza di dialogo che il festival calabrese ha avviato con realtà analoghe siciliane che è nata l’esigenza di offrire una vetrina prestigiosa alla musica calabrese ed in particolare alla chitarra battente, che, per il suo essere al tempo stesso uno strumento legato alla musica colta e a quella popolare, è diventata oggetto di indagine di “Classica & Dintorni”, festival internazionale di musica da camera della città etnea, che quest’anno ospita una sezione interamente dedicata a questo strumento.

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