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Un’intera famiglia impegnata nell’attività di usura: la madre coordinava e dirigeva le operazioni, i due figli le eseguivano. La Guardia di finanza di Reggio Emilia ha arrestato cinque persone originarie di Cutro (Kr) dopo un accertamento fiscale su una vittima: un imprenditore edile di Scandiano (Reggio Emilia) finito nella morsa della crisi che aveva ottenuto un prestito da 100 mila euro che doveva restituire con tassi del 10-15%.
Il tutto condito da pesanti minacce che la vittima subiva in un clima di omertà per timore di ritorsioni. Gli arrestati sono Maria Giuseppina Salerno, 51 anni, incensurata, e i figli Salvatore e Giuseppe Silipo di 34 e 32 anni, imprenditori edili pluripregiudicati. In manette anche altri due imprenditori edili crotonesi: Antonio Grande, 57 anni, incensurato, e Giuliano Floro-Vito, 38 anni, con precedenti. Nei confronti dei fratelli Silipo e della madre è stata contestata, dal coordinatore delle indagini Isabella Chiesi della Procura di Reggio Emilia, anche l’associazione per delinquere finalizzata all’usura. La vittima dell’usura può così ringraziare il controllo fiscale della Finanza: nel corso degli accertamenti era emerso che l’impresario, in grave difficoltà economica, aveva ottenuto ingenti prestiti di denaro da varie persone.

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