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E’ iniziato alle 21 di ieri sera e sta andando avanti con un sit-in nella stazione di Villa San Giovanni lo sciopero dei lavoratori delle ferrovie indetto da Cgil, Cisl, Uil, Ugl, Faisa, Fast e Orsa contro i tagli ai treni in Calabria. Per tutta la notta è stato attuato un presidio nella stazione di Reggio Calabria dai sindacati che hanno presentato un esposto contro Trenitalia per l’utilizzo di personale del centro operativo di Napoli, in sostituzione di quello in sciopero, appartenente al compartimento di Reggio Calabria.
«Il nostro esposto – afferma Pasquale Laganà, segretario provinciale della Filt-Cgil di Reggio – riguarda in primo luogo la violazione del diritto di sciopero, ma evidenzia anche un problema di sicurezza nei trasporti, giacchè Trenitalia ha imposto al personale in servizio da Napoli di prolungare i propri turni di lavoro fino alle stazioni dei arrivo dei convogli. È accaduto così che i macchinisti partiti da Napoli verso Roma, siano stati costretti dopo il viaggio di ritorno fino a Paola a prolungare l’attività fino a Reggio Calabria Centrale, con turni di lavoro che hanno toccato anche le 18 ore continuative».
E ieri sera, all’arrivo di un Eurostar proveniente da Roma, agenti della Polfer hanno svolto un’accertamento sui macchinisti in servizio sul treno.
A Villa San Giovanni si rafforza, intanto il presidio dei ferrovieri calabresi in sciopero. «E’ una manifestazione molto colorata – sostiene ancora Laganà – che intende difendere la presenza e la dignità del servizio ferroviario in Calabria». Tra i rappresentanti politici presenti il segretario regionale del Pdci, Michelangelo Tripodi, ed il consigliere regionale del Pdl Candeloro Imbalzano.

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