X
<
>

Share
1 minuto per la lettura

di Antonio Mutasci

LA BASILICATA perde il suo “figlio” prediletto.
Lo scalatore Domenico Pozzovivo ha concluso infatti il suo Giro d’Italia: troppo il dolore derivato dalla caduta della prima tappa a cronometro ad Amsterdam che gli ha causato un affaticamento alla gamba destra, emerso in maniera fragorosa dopo la tappa dell’Aquila. Giovedì lo scalatore lucano ha stretto i denti, anche se gli ultimi 50 km sono stati una sofferenza. Oggi ha provato a partire, ma si è dovuto arrendere al km 20, in accordo con Bruno e Roberto Reverberi, che hanno considerato troppo alto il rischio di peggiorare le condizioni di salute del capitano della Colnago-Csf Inox in vista di un’ultima settimana veramente impegnativa. Ultima settimana che, ad inizio Giro, era l’obiettivo principale di Domenico Pozzovivo che ad aprile aveva vinto la tappa dell’Alpe di Pampeago al Giro del Trentino ed aveva spianato il Passo della Bocchetta al Giro dell’Appennino.
Si spengono così le speranze degli amanti delle due ruote lucani che confidavano nello scalatore di Montalbano Jonico per la prossima settimana, quella delle grandi salite, quella del terreno a lui congeniale. Ed invece il “dottor” Pozzovivo non potrà entusiasmare gli animi lucani, non potrà infiammare i cuoi di quanti amano seguire “i tapponi” incollati al teleschermo. Un vero peccato per chi aveva confidato in lui.
Adesso c’è da ricostruire. Pozzovivo deve recuperare dall’infortunio per preparare al meglio il resto della stagione. Il Giro d’Italia era un appuntamento davvero importante per il quale il lucano aveva destinato tante energie e tanti allenamenti. Ed invece deve rinunciare per una striscia pedonale galeotta che con il bagnato della cronometro inaugurale si è trasformata nell’incubo del corridore lucano.

Share

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

Share
Share
EDICOLA DIGITALE