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Un uomo di 50 anni, Antonino Marra, imprenditore turistico, già noto alle forze dell’ordine, è stato arrestato dai carabinieri della Compagnia di Tropea con l’accusa di concorso in falso materiale. Sorpreso a circolare con la sua auto con il tagliando dell’assicurazione falsificato e denunciato, per evitare guai giudiziari, si sarebbe recato all’anagrafe del Comune e con la complicità del funzionario, avrebbe falsificato anche il passaggio di vendita del mezzo, un’Alfa 166, ad un altra persona, facendolo figurare con una data antecedente.
Il complice, un dipendente comunale Antonio Schiariti, 58 anni, incensurato, era stato già arrestato in flagranza di reato e ammesso a godere dei benefici degli arresti domiciliari. Così nel pomeriggio di ieri, su ordine del sostituto Fabrizio Garofalo della procura di Vibo, è stato tratto in arresto anche Marra.
E’ successo a Ricadi, sulla costa vibonese, dove i militari dell’Arma della stazione di Spilinga, diretti dal maresciallo Vincenzo Boerio, hanno condotto le indagini. Arresti domiciliari anche per Marra, originario della provincia di Reggio, ma residente nel comprensorio di Capo Vaticano, dove s’interessa di turismo e di calcio e dove nel 2003 venne arrestato nell’ambito dell’operazione «Dinasty» contro il clan Mancuso e condannato definitivamente per armi.

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