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Il commissario straordinario dell’Asp di Cosenza, Franco Maria De Rose ha adottato un provvedimento di sospensione per i dirigenti sanitari coinvolti nella vicenda del feto sopravvissuto ad un aborto terapeutico, praticato nell’Ospedale di Rossano e morto dopo quasi due giorni. Il provvedimento di sospensione – spiega una nota – avrà durata di 30 giorni.
«La decisione – ha dichiarato De Rose – è stata presa a seguito delle verifiche effettuate dalla commissione interna dell’Asp, prontamente costituita immediatamente dopo l’accaduto con atto n. 2177 del 27.4.2010. Nei confronti degli stessi sanitari nei mesi scorsi era già stato emesso un provvedimento di contestazione di addebito.
Nel caso di che trattasi – continua il comunicato – sono state evidenziate responsabilità professionali di tipo omissivo sia nell’ambito organizzativo dell’Unità operativa sia nella gestione specifica del malato (feto) nonchè l’inosservanza di regole e di norme comportamentali a cui gli operatori della sanità non possono sottrarsi nell’azione doverosa di applicazione, avendone peraltro l’obbligo della conoscenza. Riteniamo nostro preciso dovere – ha affermato il Commissario dell’Asp di Cosenza – contribuire a fare piena luce sui fatti, fermo restando che le eventuali responsabilità civili o penali saranno accertate nelle sedi opportune». L’aborto era stato praticato il 24 aprile, ma la mattima dopo, il cappellano dell’ospedale, si è accorto che il feto mostrava chiari segni di vita. Portato nell’ospedale di Cosenza, il feto è poi morto.

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