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di MARGHERITA AGATAROMA- Dismessi i panni del prof in “La mosca”, Luca Mazzone torna alle scene con una nuova commedia diretta da Guido D’Avino. La Prima, con la compagnia “Cave canem”, giovedì alle 20.30, al Teatro Colosseo di Roma. “Scorpioni” il titolo della piece liberamente ispirata a un’opera di Mamet. Il giovane attore ferrandinese interpreta Gigi. Al suo fianco altri tre personaggi interpretati da Ezio Passacantilli, Andrea Pinchera, Francesca Piperita. Scorpioni è un’analisi spietatamente lucida dello stato dei rapporti uomo-donna nella società contemporanea. L’azione si svolge durante nove settimane, un’estate. In 32 fulminanti scene, la commedia racconta la breve storia d’amore fra Gigi e Bea, il cui strenuo tentativo di sostenere una relazione duratura è, agli occhi dei loro confidenti, Rudi e Nina, destinato fin dall’inizio al fallimento. Se Rudi non fa altro che bombardare Gigi con racconti di portentose prestazioni sessuali, improntate al più delirante e corrosivo “machismo”, e inoculargli dosi massicce di misoginia, Nina non è da meno nel profondersi con Bea in velenose analisi del comportamento maschile. Bea e Gigi, dopo l’iniziale innamoramento finiscono per cedere a questo fuoco incrociato e per ripiombare nella sfiducia e nel disincanto. La commedia viaggia velocemente nella scelta delle ambientazioni: dalla Galleria Nazionale d’Arte Moderna alla camera da letto; da un bar per single all’asilo dove Nina indottrina i suoi innocenti alunni; dalla esitante indagine sulla natura dell’omosessualità che Gigi conduce nel reparto giocattoli di un grande magazzino, alle “lezioni” sui rapporti uomo-donna che Rudi tiene fra il suo ufficio ed un tristissimo cinema porno. Fino alla scena ultima, in cui i due uomini si ritrovano a celebrare il più becero sessismo mentre adocchiano e tentano di adescare ragazze in spiaggia. “Non c’è spettacolo che abbia visto o interpretato più “vero” di questo – dice Luca Mazzone – E’ un inno alla quotidianità a quello che realmente siamo senza fronzoli di alcun genere. L’amara realtà messa a nudo, rappresentata in tutta la sua crudezza e immediatezza, non ci sono sogni, è tutto molto esplicito, la scrittura è a tratti esilarante ma anche molto feroce”. Due i gruppi che si alternano sulle tavole del teatro Colosseo. Mazzone reciterà alla Prima e sabato. Negli altri giorni sul palcoscenico il quartetto composto da Domenico Argentieri, Eleonora Belcamino, Giorgia Lo Foco, Giulia Lorenzo. «Dopo un anno di spettacoli e comunque esperienze esterne al gruppo di Guido D’Avino – racconta ancora Luca- sono ritornato all’ovile con una nuova compagnia, anche questa molto brillante, giovane e spigliata, molto professionale. Sicuramente lo spettacolo più impegnativo che abbia mai fatto. Mi ha fatto crescere molto attorialmente perchè pieno di sfumature. Molto è basato sul non detto».
In scena, anche se solo con le sue opere, un altro giovane talento made in Ferrandina. I quadri di una delle scene della commedia, infatti, sono di Marco Fusco. Altre sue opere saranno esposte all’ingresso del Teatro Colosseo. La prosecuzione ideale di “Bequadro”, la Personale di pittura e fotografia ospitata dall’Accademia di Santa Cecilia. Lo spettacolo, dopo Roma, sicuramente girerà per altre città del Lazio e in Calabria, per arrivare ad ottobre anche a Matera. «E chissà- anticipa Luca- ancora una volta nella mia Ferrandina».

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