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«Le parole pronunciate dal governatore Giuseppe Scopelliti, nel corso del suo intervento in Consiglio regionale, relativo alla discussione sull’informativa dello stato di attuazione del Piano di rientro del debito sanitario, fanno ben comprendere, se mai ce ne fosse stato bisogno, quello che è l’impegno della Giunta e dell’intera coalizione di centrodestra nell’affrontare, nell’immediato, l’emergenza sanità». A sostenerlo, in una nota, sono i Giovani dell’Udc della Calabria. «La relazione del presidente Scopelliti – prosegue la nota – dà fiducia e permette di guardare, con maggiore ottimismo e serenità, verso quello che è uno dei settori nevralgici della Regione. Non solo, l’atteggiamento di apertura dimostrato dal nostro Governatore è esemplare ed ammirevole e lascia aperte le porte ad una stagione di confronto e di serio dibattito. Ed è una sacrosanta verità quanto si afferma che non c’è stata una condotta eccellente nel passato e che, se si è sbagliato negli scorsi anni, nell’ultimo periodo comunque non è stato fatto nulla per cercare di correggere gli errori. Lo scarica barile delle responsabilità è, francamente, uno spettacolo che i calabresi non meritano. Chi, oggi, amministra l’Ente regionale ha l’obbligo ed il dovere morale di riportare la sanità tra le risorse e non tra le emergenze. Allo stesso modo, coloro i quali hanno governato nell’ultima legislatura, dovrebbero ammettere il fallimento di una politica sanitaria disastrosa che, spesso e volentieri, ha portato la Calabria alla ribalta delle cronache nazionali, contribuendo a deteriorarne, ulteriormente, un’immagine già lì per sè rovinata dal cancro del malaffare e della criminalità». «E’ palese, dunque – sostengono i Giovani Udc – il fallimento della sinistra per quel che concerne la sanità territoriale. Una sinistra, come rimarcato tempo addietro dall’assessore regionale Michele Trematerra, che si è abbandonata a strumentalizzazioni di parte che hanno avuto l’effetto di penalizzare la popolazione e la classe medica e infermieristica, che ha dovuto accollarsi l’onere di difendere le prerogative del servizio pubblico. In tal senso, ci pare sinceramente strano ed al quanto anomalo che il Pd, partito di punta dell’ex esecutivo targato Agazio Loiero, nonchè forza politica di appartenenza dello stesso ex Governatore e di molti ex assessori regionali, si permetta il lusso di elargire consigli o, addirittura, avanzare critiche nei riguardi dell’azione di risanamento portata avanti dalla coalizione del centrodestra. Bisognerebbe evitare di offendere e mortificare, ancora una volta, l’intelligenza dei calabresi che sono ben consci del fatto che, dal 2005 al 2010, a governare la Regione Calabria, sono stati gli uomini del Pd e che, a loro, pertanto, vanno attribuite la stragrande maggioranza delle responsabilità politiche della crisi in cui versa il sistema sanitario calabrese. Fatti i dovuti chiarimenti, onde evitare che si stravolga una realtà dei fatti evidente, i Giovani Udc, proprio in virtù della relazione sull’informativa dello stato di attuazione del Piano di rientro del debito sanitario, esortano ed incitano il Presidente Giuseppe Scopelliti, il suo esecutivo e la maggioranza consiliare di Palazzo Campanella, a proseguire la strada del risanamento, dando un netto segnale di discontinuità e garantendo, soprattutto e da subito, risposte ai cittadini, anche con scelte che, in un primo momento, potrebbero sembrare impopolari o che vanno a minare un campanilismo territoriale che, in questo caso, non rappresenta alcunchè di propositivo e di costruttivo».

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