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ORA E’ UFFICIALE. Nel lago del Pertusillo non c’è nessuna sostanza che può nuocere alla salute dei cittadini. Nessun allarme, dunque, per le acque dell’invaso. E’ quanto ha stabilito il gruppo di lavoro interdipartimentale coordinato dal Dipartimento Ambiente e composto anche da tecnici dei dipartimenti Salute e Infrastrutture e da Arpab, Agrobios e Istituto Zooprofilattico di Foggia, che ha effettuato gli accertamenti sullo “stato di salute” della diga. I risultati del lavoro, che continuerà per il prossimo anno, sono stati presentati ieri pomeriggio dall’assessore all’ambiente Agatino Mancusi, insieme al direttore generale del Dipartimento, durante un incontro che ha avuto con i sindaci dell’area. Nel corso degli accertamenti effettuati è stata anche accertata la causa che ha portato ad un inflorescenza sull’acqua della “Dinoficea Ceratium Hirundinella”, meglio conosciuta come “alga cornuta” Si tratta di un caso di eutrofizzazione da nitrati dell’acqua ossia un anomalo arricchimento di sali nutrienti delle acque stesse. L’eutrofizzazione dell’acqua dovuta ai nitrati, spiega l’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale “costituisce un problema determinante in tutti i Paesi della Comunità Europea. Le fonti di tale inquinamento sono di origine diffusa e, in particolare, dall’impiego eccessivo di fertilizzanti chimici e da altre pratiche agricole non corrette quali il mancato ricorso alle rotazioni colturali, la cattiva gestione dell’irrigazione o le errate tecniche di spandimento. A questi nitrati si sommano quelli rilasciati dai depuratori quando non riescono ad abbattere le componenti dovute ad attività antropiche. I nitrati sono composti molto solubili: le acque li asportano dal terreno e li veicolano nei fiumi, nei laghi e nelle falde. Nulla a che vedere con fattori legati alle attività estrattive, dunque, e comunque, nessun motivo di particolare allarme. Dal complesso delle analisi fatte da vari soggetti sul corpo del bacino risultano del tutto assenti contaminazioni di tipo petrolifero. Tuttavia anche sul fronte dei nitrati a breve (già a settembre) dovrebbe esserci un miglioramento con l’attivazione di tre nuovi depuratori nell’area (a Tramutola, Grumento e Montemurro) che prevedono uno stadio di depurazione dedicato proprio all’abbattimento di questi sali. «Da questa riunione – ha detto il vicepresidente della Provincia di Potenza, Massimo Macchia – emerge la forte volontà sul piano della tutela delle acque». «Bisogna evitare allarmismi ingiustificati – ha aggiunto il Commissario del Parco Nazionale dell’Appennino Lucano, Domenico Totaro – ed anche per questo è bene che gli amministratori dell’area evitino giudizi affrettati e si affidino per le comunicazioni ai cittadini a chi, come la Regione, ha a disposizione i dati dei monitoraggi». «I dati – ha spiegato l’assessore Mancusi -sono del tutto tranquillizzanti, ma, poiché quando si tratta di salute l’attenzione deve essere comunque massima, abbiamo messo su un piano di monitoraggio puntuale dell’acqua che durerà almeno per un altro anno. In questo modo – ha spiegato – oltre a verificare l’assenza di problemi, ne approfitteremo per studiare le condizioni evolutive dell’acqua dell’invaso in modo da offrire le più ampie garanzie anche per il futuro». L’acqua del Pertusillo, va precisato, non alimenta il sistema idrico-potabile della Basilicata ma è destinata alla vicina Puglia dove viene immessa nelle condutture a seguito di controlli sulla sua salubrità effettuati, come per legge, più volte al giorno.

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