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Di Emilio Fidanzio
TOCCANDO il tema Melfi – Matera, è inevitabile rievocare quanto successe nel 2003, l’ultima volta che le due formazioni lucane giocarono contro. Le due compagini si affrontarono per il predominio del girone in serie D.
Una sorta di spareggio in chiave promozione, giocata davanti a non meno di 4.000 spettatori. Una emozione incredibile con una cornice di pubblico fantastica come rammenta Giuseppe Maglione, presidente del Melfi.
“Davvero una grande emozione, indimenticabile. Due squadre della Basilicata che allora si giocavano l’accesso tra i professionisti. Per noi un ricordo dolcissimo visto il successo che praticamentre ci consentì il salto di categoria. Ora queste squadre si affrontano tra i professionisti e rappresentano ai massimi livelli il movimento lucano. Una grande soddisfazione per entrambi. Allora a livello di ordine pubblico non si registrarono particolari problemi. Mi auguro che anche questa volta tutto fili per il verso giusto. D’altronde la comunità melfitana e quella materana, ricche di storia, hanno saputo offrire ampie garanzie in termini di correttezza e sportività”.
A tal proposito il massimo dirigente gialloverde, lancia un invito al presidente del Matera.
“ Non lo conosco personalmente, ma comunque approfitto dallo spazio concessomi dal Quotidiano, per invitare lui e la dirigenza materana al nostro fianco in tribuna per assistere a questa gara che auspico possa essere spettacolare”.
Melfi e Matera si affrontano alla quarta giornata. Per questa ragione Maglione si augura che lo spettacolo possa prevalere sul tatticismo.
“Essendo all’inizio del torneo, senza l’assillo dei punti ad ogni costo, mi aspetto un atteggiamento aperto da parte di tutte e due le squadre. Melfi e Matera hanno organici importanti in grado di garantire una certa qualità a livello di giocate. Vivamente mi auguro che il pubblico possa assistere ad una partita emozionante e ricca di pathos”. Melfi e Matera sono accumunate anche da un altro fattore.
“Sono due compagini che puntano sulla valorizzazione giovanile, sottolinea Maglione. Domenica scorsa sia noi che loro abbiamo giocato con sette under in campo. Una strategia giusta ed opportuna. Fare calcio costa sempre di più, puntare sui giovani è un passo obbligato. Poi accanto a questi ragazzi c’è un ossatura composta da validi esperti, ma questo è inevitabile se si vogliono evitare rischi”.
Dopo tre giornate di campionato, il Melfi guarda il Matera dall’alto. Sei punti per i federiciani, quattro per i biancazzurri.
“Siamo all’inizio non bisogna trarre conclusioni affrettate attraverso giudizi superficiali. Il Matera è una buona squadra, temibile con un attacco che mi pare prolifico. Noi abbiamo due punti in più ma non ancora un gioco convincente. Dobbiamo crescere e migliorare chissà che proprio il derby non ci fornisca la spinta per compiere più rapidamente questo percorso”.
Non si può non chiudere ricollegandosi all’inizio. Siamo partiti parlando della partita di sette anni fa. Da allora Melfi e Matera non si sono mai più affrontate. Ora il derby ritorna. I tifosi gialloverdi, ricordando ciò che accadde nel 2003, possono sognare?
“ Magari bastasse la presenza del Matera a garantire certe cose. Sette anni fa il nostro obiettivo era chiaro da subito. Puntare a vincere il campionato, senza tentennamenti. Ora le ambizioni sono diverse, anche se il nostro è un organico importante. Pensiamo ad una gara alla volta. Pensiamo a giocare bene il derby e se possibile regalare una soddisfazione ai nostri tifosi”.
QUI MATERA- MATERA – Meno tre giorni al derby lucano di Lega Pro. Quella tra il Melfi e il Matera sarà una partita inedita perché vedrà opposte due formazioni che in Seconda Divisione non si sono mai incontrate.
I tue team lucani si sono affrontati, nel recente passato, solamente in serie D.
L’ultima annata del campionato Interregionale fu contraddistinta da un testa a testa tra la formazione della città dei Sassi e quella federiciana che alla fine la spuntò conquistando la serie C2.
Domenica, dunque, l’Arturo Valerio ospiterà un derby importante e prestigioso per le due società, gli atleti e il pubblico. Abbiamo fatto due chiacchiere con Tommaso Perniola, presidente del Matera.
Come sta vivendo l’attesa della gara contro i gialloverdi?
“Sinceramente per noi dirigenti sarà una partita importante come le altre, più sentita, invece dai giocatori e dal pubblico perché derby. Abbiamo affrontato il Melfi già in Coppa Italia, ma è ovvio che il campionato ha tutt’altra importanza”.
Cosa vorrebbe raccomandare ai tifosi materani che seguiranno la sfida a Melfi?
“Di tifare la propria squadra senza lasciarsi andare a situazioni incresciose, anche se sono convinto che questo non succederà. Non dobbiamo pensare più al passato, d’altronde il pubblico materano ha dimostrato di essere maturo e disciplinato”.
Dopo tre giornate il Matera ha conquistato quattro punti, frutto del pareggio contro il Latina e della vittoria di domenica scorsa contro il Fondi. Un buon inizio di stagione che premia il lavoro svolto dal diesse Dimitri e dallo staff tecnico, non crede?
“Certo. Ribadisco che il Matera è la squadra più giovane tra tutte quelle che giocano nei campionati professionistici e nonostante ciò non sfigura assolutamente. Abbiamo allestito una formazione competitiva e a Melfi daremo il massimo per ottenere la vittoria”.
Ha parlato con i ragazzi?
“Ancora no, ma non appena lo farò la mia raccomandazione sarà questa: giocare come hanno fatto a Lamezia, giocare con quella stessa intensità cercando, però, di essere più determinati per sfruttare al massimo le azioni create durante i novanta minuti.
Siamo, comunque, consci che non sarà una gara facile perché il Melfi ha acquisito una buona tradizione in Lega Pro, l’anno scorso ha fatto molto bene e in questa stagione ha conservato i migliori giocatori che nel precedente campionato hanno conquistato una buona salvezza”.
Presidente Perniola, secondo lei il Melfi avrà timore del Matera dopo averlo visto all’opera nella gara di Coppa Italia? Qual è il suo pronostico?
“Sicuramente. Credo che si sia accorto che la nostra squadra, pur essendo giovane, ha tanta voglia di lottare e poca voglia di arrendersi. Resta comunque un derby, quindi gara aperta a qualsiasi risultato”.
Lorenzo Tortorelli
sport@luedi.it
ANDRIA0MATERA4
ANDRIA (4-4-2) Locatelli; Civita, Di Bari, Giampietro, Di Palma; Vassalli, Lops (1′ st Vulpis), Palumbo (1′ st Di Cosmo), Legnetti; Chiatante (15′ st Capone) Quaquarelli. A disp.: Cannone, Tota, Di Fino, Mansi. All. Loconte
MATERA (4-3-3) Musacco; Manetta, Villagatti (1′ st Cannella), Calà, Di Fusco; Cirillo, Lo Sicco, Stella; Del Sorbo (1′ st Formuso), Alassani, Lorini (28’st Spilabotte). A disp.: Lorello, Fedi, Logrieco, Giannone. All. Cadregari
ARBITRO: Zivelli di Torre Annunziata
RETI: 14′ pt Calà; 35′ pt Del Sorbo; 11′ st Stella, 40′ st Formuso.
NOTE: Terreno in discrete condizioni. Spettatori circa 100. Ammonito: Vassalli del’Andria Angoli: 9-2 per il Matera. Recupero: 0 pt; 1′ st.
ANDRIA. Obiettivi centrati per il Matera. La qualificazione come migliore seconda del girone L e il ritorno al gol di Del Sorbo.
Vincere fa sempre bene e, soprattutto, contribuisce ad innalzare il morale.
Dopo la vittoria con il Fondi, la prima stagionale del Matera in trasferta, non può che essere un altro segnale di crescita per i tanti giovani di Cadregari.
La compagine pugliese, ormai fuori causa in termini di qualificazione al prossimo turno di Coppa Italia, scende in campo con la Berretti, mentre il Matera per accedere alla fase successiva ha bisogno di vincere con almeno tre reti di scarto.
Allora il tecnico Adriano Cadregari ci prova schierando una formazione mista tra titolari e chi finora ha trovato meno spazio ma con Villagatti, in versione inedita di capitano, recuperato dopo essere uscito anzitempo per infortunio contro il Fondi domenica scorsa.
Evidente esperimento in difesa in prospettiva del derby di domenica a Melfi. Mentre la mossa a sorpresa di Del Sorbo in campo sembra mirata a far recuperare il giocatore a livello mentale dopo due rigori falliti dall’attaccante in campionato.
Ritrovare la via del gol – cosa che puntualmente, accade dopo qualche errore di troppo – è uno degli obiettivi di giornata dell’attaccante.
Partita che vede il Matera padrone assoluto del campo, ovviamente con la squadra di Loconte in evidente affanno contro giocatori giovani ma di indubbie qualità tecniche. Si nota subito che la squadra tende a giocare per Del Sorbo e l’attaccante non tradisce le attese dispensando grandi giocate; tuttavia fallisce anche un paio di occasioni ghiotte.
Risulta evidente che gli serve il gol per sbloccarsi. Il Matera va in vantaggio con Calà, lesto a mettere in rete una punizione calciata da Lorini per un fallo subito dall’ottimo Di Fusco. Poi almeno sei occasioni nitide sbagliate, la metà da Del Sorbo.
Sembra profilarsi la classica giornata storta, poi Di Fusco costruisce una gran palla con una percussione dal fondo culminata con un cross perfetto che Del Sorbo al 33′ schiaccia in rete.
Il canovaccio non cambia, perché l’Andria fa quello che può ma è chiaramente un Matera più quadrato.
Al 35′ è Stella a sfiorare il tris su assist di Alassani, ma l’esperto Locatelli (unico giocatore d’esperienza dell’Andria) si supera e mette in angolo. Sembra che il Matera possa passare e completare l’opera in ogni frangente della gara, ma tutti i palloni che giungono in area sono sfruttati male sia da Lorini che da Lo Sicco. E così si va al riposo.
L’Andria? Bene Locatelli ed in difesa con Di Palma e Giampietro.
Nella ripresa cambia poco o nulla, anche se la girandola di cambi toglie parecchio al Matera. Del Sorbo e Villagatti fuori per Fomuso e Cannella. Arriva il terzo gol che vale la qualificazione. Alassani per Fomuso che serve bene Stella al limite dell’area, dribbling centrale e botta che non lascia scampo a Locatelli. Il Matera giochicchia, controlla il match e va vicino al quarto gol con Alassani alla mezz’ora, ma Locatelli gli dice no.
Squadre più lunghe e Matera che sembra limitarsi a controllare la gara, ma c’è la fiammata di Alassani spostato sulla sinistra da Cadregari dopo l’uscita di Lorini. Botta di Alassani respinta da Locatelli, riprende la sfera Stella che mette al centro dal fondo dove Formuso si fa trovare pronto all’appuntamento con il quarto gol. Alassani cerca ancora il gol, ma Locatelli non è dello stesso parere e la gara termina senza più emozioni.
I giovani dell’Andria tengono bene il campo e il Matera porta a casa l’obiettivo della qualificazione a cui mirava, visto qualche titolare importante schierato da Cadregari e il ritorno al gol di Del Sorbo.
Buoni segnali in vista del derby di domenica.
Michele Damato

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