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Sono oltre 1200 i delegati giunti a Reggio Calabria, dove ieri sono iniziati i lavori della 46/a Settimana sociale, appuntamento dei cattolici italiani che si svolge a tre anni di distanza dal precedente. Dopo l’intervento introduttivo del presidente del Comitato organizzatore, mons. Arrigo Miglio, ha parlato il presidente della Conferenza episcopale, il cardinale Angelo Bagnasco. Importante è stato il messaggio del Papa, Benedetto XVI, inviato presidente della Cei, cardinale Angelo Bagnasco che ha aperto i lavori, nel quale si guarda ad «una nuova generazione di cattolici impegnati in politica» che non deve «suonare come una parola di disistima o peggio per tutti coloro, e non sono pochi, che si dedicano con serietà, competenza e sacrificio alla politica diretta, forma alta e necessaria di servire gli altri».
«A loro – ha aggiunto – rinnoviamo con rispetto l’invito a trovarsi come cristiani nella grazia della preghiera, a non scoraggiarsi mai, a non aver timore di apparire voci isolate». «Nessuna parola vera resta senza frutto», ha sottolineato Bagnasco, sottolineando però che i vescovi «nello stesso tempo» auspicano anche che «generazioni nuove e giovani si preparino con una vita spirituale forte e una prassi coerente, con una conoscenza intelligente e organica della Dottrina sociale della Chiesa e del Magistero del Papa, con il confronto e il sostegno della comunità cristiana, con un paziente e tenace approccio alle diverse articolazioni amministrative».
Il cardinale Angelo Bagnasco durante l’omelia della messa celebrata questa mattina nella cattedrale di Reggio Calabria per i partecipanti alla 46/a Settimana sociale, ha invitato i fedeli, in una chiesa gremita anche da molti giovani, a guardare alla realtà italiana «con lo sguardo e con il cuore di Dio» e con quella «grande speranza» che dà significato alle «piccole speranze di cui abbiamo bisogno». «Solo così – ha aggiunto – ogni cattolico sarà «capace di segnare la storia» e costruire «una città dove l’uomo si sente veramente a casa».
«Essere trasparenza di Dio» cioè una «coerenza» che è “umiltà e coraggio»: questa la testimonianza – ha concluso – che «i cattolici, a motivo della loro fede» devono offrire al Paese. Ieri, all’apertura dell’incontro, papa Benedetto XVI e il card.Bagnasco hanno esortato con forza i cattolici italiani a rafforzare il proprio impegno e la propria presenza nella politica e nella società italiana.
Dalla Settimana sociale aperta ieri a Reggio Calabria già si cominciano «ad intravedere le linee di una proposta di medio periodo, che guarda con realismo alla situazione». Lo scrive il Sir, l’agenzia dei vescovi, nella nota politica settimanale dedicata all’evento e al nuovo impegno politico dei cattolici auspicato ieri da papa Benedetto XVI e dal presidente Bagnasco: «Nuove vocazioni, il nuovo – osserva il Sir – non si può preordinare, ma è un dovere stringente crearne le condizioni, in un contesto «svincolato dall’immediata attualità politica e dalle sue trappole». «La prolusione del presidente della Cei in questo senso – aggiunge – è esemplare di una ricerca e una proposta di fondamenti. Parla di laicità e di valori non negoziabili, della presenza dei cattolici e della sua qualità».

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