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La Vibonese, non vuole saperne di vincere in casa. Un punto contro il Campobasso fanalino di coda e uno sguardo a quell’ultima posizione che bisogna tenere distante più di cinque punti. Non si vince al “Luigi Razza” e pure stavolta la prestazione lascia un po’ a desiderare in una gara che si poteva vincere. Un match lento, deciso da due rigori, netto quello di casa, inspiegabile quello dato agli ospiti. Arbitro a parte, il discorso, però, in casa rossoblù, è sempre lo stesso: mentre altre squadre che si devono salvare hanno un’ossatura di cinque, sei calciatori esperti, con il contorno di under, nella Vibonese gli esperti sono Geraldi, Grillo e Pasca. Il resto è una “scommessa” di ragazzi, giovani e giovanissimi, che allo stato non riescono a fare la differenza. Anzi, alla fine a tirare la baracca è stato proprio un prodotto locale, quell’Andrea Scrugli, classe ’92, il cucciolo della compagnia, uno dei pochi che è riuscito ad uscire dall’anonimato. Le cose stanno così: in organico ci sono tre portieri, ma anche alcune lacune in ogni settore del campo. Per adesso occorre andare avanti in questo modo, ma non è ipotizzabile non intervenire sul mercato a dicembre, nell’ambito di acquisti ed anche cessioni, magari pure “eccellenti”, se le cose non cambiano.

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