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Le atlete di una squadra di pallavolo femminile di Cinquefrondi, piccolo centro del reggino, stanno disputando il campionato di B2 con scritto sulla maglia il nome di Sakineh, la donna condannata alla lapidazione per adulterio, con sentenza poi sospesa, e ora sotto processo per l’omicidio del marito. Un’iniziativa decisa per solidarietà alla donna da parte della società ed accolta con entusiasmo dalle atlete. «Volevamo fare qualcosa – spiega il presidente della società Mario Ceruso – per sensibilizzare quante più persone a questa vicenda e così abbiamo pensato di stampare il nome di Sakineh sulle maglie. Le ragazze sono state entusiaste ed hanno condiviso subito questa iniziativa. È una vicenda che riguarda i diritti umani e non si poteva fare finta di non vedere o ignorare tutto».

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