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Antonino Campolo e Luigi Cama sono rimasti feriti dalla loro stessa passione, il modellismo. Il primo si trova in condizioni disperate all’ospedale civico di Palermo con ustioni sul 95% del corpo ed il secondo, al centro Grandi Ustionati dell’ospedale Cannizzaro di Catania, con lesioni cutanee sul 35% del corpo.
Il fatto è accadutoad Arghillà, popoloso quartiere a nord di Reggio Calabria.
Erano circa le 16, quando all’interno del Centro prodotti tipici di Arghillà, Antonino e Luigi, rispettivamente 58 e 55 anni, entrambi dell’associazione modellisti reggini (Anr), stavano lavorando, in una delle salette in uso al club, alla loro passione, il plastico di un trenino, un grosso locomotore alimentato a diesel ma che nel formato ridotto, a scala, è caricato ad alcol e a gas quasi puro. In quella piccola stanzetta, i due erano intenti a caricare il gas occorrente al funzionamento del locomotore, l’ambiente intanto probabilmente si andava saturando di miscela esplosiva e nel momento in cui i due hanno accesso la caldaia della locomotiva, lo scoppio dal fragoroso rumore ha provocato un forte incendio.
Il fuoco ha fatto scoppiare la vetrata, ha divelto porte, finestre e cremagliere ma soprattutto ha avvolto i due malcapitati, uno dei due, addirittura catapultato fuori dalla forza propulsiva dell’esplosione. I due amici, adesso sono separati nelle due città siciliane, ma entrambi sono sotto sedativi ed in camere sterili. Adesso Arghillà spera in un miracolo di Natale per i due amici che da anni rendevano più liete le festività con la magia e le luci dei loro trenini.

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