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Si conclude male l’anno per la Calabra Maceri Rende, sconfitta anche dall’altro La Spezia (55-51). La squadre cade sotto i colpi di Piotrkiewicz, una macchina da canestro (26 punti a referto). Il tonfo pre-natalizio amplifica la crisi di risultati delle biancorosse. Crisi di classifica, ma non di gioco, dato confermato da una prestazione comunque all’altezza. Il brutto 2010 della squadra del presidente Umberto Vivona si chiude, e per fortuna viene da dire. Nella pausa ci sarà il tempo di ritrovare smalto e compattezza. Sul parquet del Pala Mariotti di La Spezia le padrone di casa si schierano con Vujovic, Gorla, Piotrkievicz, Baggioli e Frantini; risponde Rende posizionando sul legno Paparo, Strano, Manzini, Galloe il pivot Urmos. Il primo quarto di gara vede le spezzine partire bene, tanto da chiudere sul + 7 alla prima sirena. Il risveglio calabrese, però, non si fa attendere, e il momento migliore di Paparo (ben 17 p.ti) e colleghe si concretizza nel forcing che rovescia l’inerzia del match, regalando il vanatggio (27-24) alle rendesi proprio a cavallo della pausa lunga. Al rientro la solita Calabra stanca cede lentamente il passo a un avversario più pimpante, che confeziona un break di 16-6 sistemandosi sopra di 7 rispetto alle ragazze di Lopez. Urmos continua a fare il suo, con 7 canestri da 2. Il risvolto negativo della medaglia, tuttavia, consegna alle statistiche l’ennesima giornata da dimenticare da 3 (1/13). Generosa la reazione finale ospite, ma le rendesi non riescono a riemergere dal -4.

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