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Il giorno 24 gennaio 2011 si è tenuta a Matera, presso il Palazzo Lanfranchi (in foto), la riunione congiunta dei Senati Accademici delle sei Università pubbliche della Basilicata, del Molise e della Puglia, nell’ambito del processo di federazione, primo ed unico esempio, ad oggi, di Federazione interregionale, avviato il 2 settembre 2010, ben prima dell’entrata in vigore della nuova legge di riforma del sistema universitario.

Alla riunione hanno partecipato oltre 150 componenti dei Senati Accademici, il Presidente della Regione Basilicata, dott. De Filippo, l’Assessore on. Sasso per la Regione Puglia e l’Assessore dott. Vitagliano per la Regione Molise, il Segretario generale della Conferenza dei Rettori delle Università Italiane, Rettore Mancini, il Sottosegretario al MIUR, sen. Viceconte, l’on. Fitto, Ministro per i rapporti con le Regioni e per la coesione territoriale, e numerosi parlamentari. E’ pervenuto altresì il saluto e l’apprezzamento per l’iniziativa del Direttore generale del MIUR, dott. Tomasi.

I Rettori hanno illustrato le ragioni delle iniziative finora avviate ed hanno sottolineato che la costituzione della Federazione permetterà la creazione di poli integrati che terranno conto della complessità del sistema e della diversità delle singole realtà con un percorso che richiederà tempi non brevi ma che dovranno tuttavia essere necessariamente contenuti.

A tal fine, per una prima ricognizione dei problemi, delle risorse e dell’individuazione delle potenzialità sono stati già attivati specifici tavoli di lavoro su ricerca, didattica, formazione post lauream e di eccellenza, dottorato, servizi agli studenti e sistema bibliotecario, informatica ed elaborazione dati, trasferimento tecnologico e rapporti con il territorio.

La presenza del Ministro Fitto ha fornito, tra l’altro, l’occasione per analizzare le prospettive offerte dal Piano per il Sud, tra i cui macro-obiettivi rientra certamente l’iniziativa della Federazione. Il Ministro si è impegnato a convocare un tavolo di consultazione con i Rettori delle sei università al fine di definire, in accordo con il MIUR e le Regioni, specifiche e concrete iniziative per sostenere un apposito accordo di programma. Si tratta di una iniziativa che potrà poi vedere coinvolti tutti gli Atenei meridionali. Analogo tavolo potrà essere attivato, come ritenuto opportuno dal Rettore Mancini, all’interno della CRUI.

L’incontro ed il dibattito che lo ha caratterizzato sono serviti anche per rispondere alle esigenze avanzate soprattutto da alcuni rappresentanti degli studenti e dei ricercatori in ordine alla salvaguardia di adeguati livelli dell’offerta formativa, di iniziative a sostegno del diritto allo studio e soprattutto della difesa dell’autonomia con cui ciascuna Università deve avere la libertà di costruire e sviluppare il proprio percorso.

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