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Il prefetto di Cosenza, Raffaele Cannizzaro, ha disposto la sospensione del Consiglio comunale di San Giovanni in Fiore, nel cosentino, in attesa dello scioglimento determinato dalle dimissioni di oltre la metà dei consiglieri. Decisione, quest’ultima, che ieri aveva portato una folla di 500 persone a radunarsi davanti al Municipio per impedire ai consiglieri dimissionari di formalizzare la loro decisione ed evitare così lo scioglimento.
Il Comune, con una maggioranza di consiglieri del centrosinistra, era guidato da un sindaco Pdl, Antonio Barile, eletto meno di un anno fa in quella che è stata una delle roccaforti storiche della sinistra.
A decidere di dimettersi sono stati 15 consiglieri, 13 eletti nel centrosinistra e due con il centrodestra ma che recentemente si erano defilati dalla maggioranza, per protestare contro la situazione venutasi a creare in materia di sanità, con la chiusura del punto nascite ed il ventilato ridimensionamento dell’ospedale cittadino. Quando si è diffusa in paese la notizia della decisione, oltre 500 persone si sono radunate davanti al Municipio, impedendo l’ingresso ai consiglieri dimissionari. Solo l’intervento di carabinieri e Digos ha permesso ai consiglieri di entrare in Comune per formalizzare la decisione determinando, così, l’avvio delle procedure di scioglimento. Numerose sono state le prese di posizione di esponenti del centrosinistra contro l’assedio al Comune, mentre da esponenti del centrodestra è giunta la solidarietà a Barile. Commissario prefettizio per la provvisoria gestione dell’Ente è stata nominata il vice prefetto Maria Carolina Ippolito.

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