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Anna Maria Longo, da 47 anni paladina del femminismo in Calabria ed in Italia, esponente di spicco della sinistra sin dai tempi del Pci, partito al quale si era iscritta nel 1963, lascia il Partito Democratico, «perché – ha spiegato al Quotidiano della Calabria – Ho capito che non sono gradita e penso di levare il disturbo dal Pd pur avendo rinnovato la tessera».
«Da mesi – ha detto Anna Maria Longo – non vengo contattata per le riunioni del Pd, pur avendo sempre fatto parte degli organi direttivi. Sono rimasta ancora più male quando ho appreso dai giornali che Doris Lo Moro è stata provvisoriamente indicata responsabile regionale delle donne. È vero che il partito è commissariato ma è assurdo cancellare manu militari 20 anni di conquiste di emancipazione delle donne. Mi hanno risposto che la Lo Moro è stata nominata dal commissario Musi, senza che nessuno ne sapesse nulla. È un fatto molto grave». Anna Maria Longo ha attribuito il tentativo di emarginazione ai suoi danni al fatto di essere sostenitrice delle primarie aggiungendo di non credere che ci sia un legame con la sua amicizia con l’ex presidente della Regione Agazio Loiero. Infine ha detto di «individuare in Sel e nel percorso di vendola la mia sponda naturale».

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