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L’assemblea generale delle Associazioni britanniche, ha segnato in particolare la ricostituzione ufficiale della Federazione dei Lucani in Inghilterra, con la elezione a Presidente di Donato Faretta, emigrato da Ripacandida negli anni 60 e di Giuseppe Auletta di Maschito, in qualità di Consultore Europeo dei lucani inglesi.

Alla Federazione hanno formalmente aderito l’Associazione Lucana in Gran Bretagna, presieduta da Tony Palladino originario di Forenza, l’Associazione Lucana di Watford, presieduta da Donato Guglielmucci di Maschito, l’Associazione Lucana di Epsom Surrey rappresentata da Giuseppe Auletta e l’Associazione Lucana di Nottingham guidata da Vincenzo Romano.
A rappresentare la Commissione Lucani nel Mondo, il Vice Presidente Luigi Scaglione, che ha sancito la nascita ufficiale del Forum dei Giovani in Inghilterra e quello delle donne, partecipando inoltre alle manifestazioni per il 150esimo anniversario dell’Unità d’Italia conclusesi con una mostra e con una serata conviviale nella sala Convegni della Catholic Church St. Joseph’s, ospiti del Padre presbiteriano Canon William Davern.
Nel corso delle assemblee seguite al Congresso, sono stati anche eletti in qualità di rappresentanti dei Forum, due lucani di terza generazione, Alessandro Di Carlo residente a Fetcham e Raffaella Di Gilio, residente ad Ewell Village.
“A loro – ha precisato il Vice Presidente della Commissione, Luigi Scaglione – toccherà il compito di traghettare nel futuro le azioni della Federazione e delle Associazioni lucane, già inserite a pieno titolo nel contesto sociale ed economico di questa parte di Gran Bretagna con una dinamica tutta nuova cosi come sancito nella Conferenza Annuale di Policoro. Si tratta, in particolare, – ha spiegato Scaglione – di lavorare in piena sinergia con l’Apt e con i progetti di internazionalizzazione della Regione Basilicata, in un territorio come quello inglese assai idoneo a raccogliere le opportunità in termini di sviluppo turistico e di attuazione dei progetti per l’acquisizione di immobili nei nostri piccoli comuni, da parte di investitori d’oltremanica come è ormai invalso già da tempo, come pure di attivare progetti di scambi culturali e di insegnamento della lingua a distanza”.

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