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Quando la Procura di Salerno avrà concluso le indagini sull’omicidio di Elisa Claps, il cui cadavere è stato ritrovato il 17 marzo 2010 nel sottotetto della Chiesa della Santissima Trinità di Potenza – sotto sequestro dall’1 aprile 2010 – «è utile e necessario che l’edificio torni a essere luogo di culto e riferimento religioso per la intera comunità potentina, ben sapendo comunque che la decisione ultima spetta all’autorità ecclesiale». Lo ha detto, in una nota, il sindaco di Potenza, Vito Santarsiero, il quale ha evidenziato, che «il Comune di Potenza conferma la volontà, già ufficialmente comunicata alla Procura di Salerno, di costituirsi parte civile nei tempi e modi previsti dalla normativa processuale penale». In riferimento alla perizia dei Ris sul cadavere di Elisa Claps, Santarsiero ha poi detto che «il risultato che accerta ‘oltre ogni ragionevole dubbiò la presenza del dna di Danilo Restivo sulla maglietta di Elisa, consente finalmente di avere elementi di certezza in ordine al suo barbaro assassinio. Si tratta di un primo, fondamentale, punto di chiarezza cui dovranno seguire quelli necessari per scoprire chi, e in che modo, ha accompagnato l’azione dell’assassino».

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