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CON L’ACCUSA di truffa aggravata continuata – per aver falsificato la firma di un anziano allo scopo di acquistare obbligazioni per un valore di 200 mila euro – un uomo di 56 anni, censurato, è stato denunciato lunedì in stato di libertà alla magistratura dai Carabinieri, a Matera.
L’uomo, presentandosi come operatore finanziario di un noto Istituto di Credito, mediante artifizi e raggiri è riuscito a falsificare la firma di un anziano di 85 anni, acquistando per conto ed all’oscuro del povero malcapitato, cinquanta obbligazioni a tasso variabile con tre distinte operazioni bancarie, per un valore complessivo di 200.000 euro, traendo per sé un ingiusto profitto derivante dalle provvigioni richieste e percepite dall’anziana vittima per il lavoro svolto. Vittima che comunque, insospettitasi dal comportamento dell’uomo, ha chiesto aiuto ai militari dell’Arma che hanno immediatamente avviato le indagini che hanno poi permesso di ricostruire la triste vicenda.
«Il fenomeno delle truffe, non sempre perpetrate a danno di persone anziane, – spiegano i carabinieri del Comando provinciale – continua ad interessare con preoccupante frequenza il territorio cittadino e per questo motivo costituisce obiettivo di primaria attenzione per i Carabinieri del Comando Provinciale di Matera, considerato il danno economico causato dai raggiri che purtroppo, nella maggior parte dei casi, aggrava situazioni economiche già precarie causate dalla crisi in atto».
Altre due persone sono state denunciate dai militari della Stazione poiché ritenute responsabili, in concorso tra loro, di truffa e falsità ideologica.
I due uomini, l’uno medico, l’altro dipendente di un’azienda privata, procrastinavano il licenziamento di quest’ultimo mediante la presentazione di referti medici attestanti malattie inesistenti, dividendosi contestualmente nel frattempo un ingiusto profitto pari all’indennità di malattia nonché ad altre prestazioni non spettanti quali t.f.r. e differenza retributive.
Anche in questo caso, gli opportuni accertamenti tecnici svolti, affiancati ai tradizionali sistemi di osservazione, hanno permesso ai Carabinieri di documentare l’inesistenza delle malattie e smascherare l’intento fraudolento.
«È importante ribadire – aggiungono dal Comando – che il fenomeno truffe può essere concretamente contrastato grazie innanzitutto alla collaborazione dei cittadini che non devono esitare, allorquando dubitino su figure professionali che a vario titolo propongano stipule di contratti, a contattare il 112 per segnalarne la presenza sul territorio e consentire ai Carabinieri di procedere alle immediate e necessarie verifiche circa l’attendibilità o meno dei soggetti segnalati».

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