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IL video dura 1,47 minuti e mostra alcune immagini girate all’interno di un vagone, presumibilmente delle linee ferroviarie Appulo lucane. In sottofondo il dialogo fra un extracomunitario e quello che, secondo il sito “www.ilgrillaio.blogspot.it” è un dipendente della società di trasporti che non fa mistero della sua intolleranza nei confronti di chi, a suo avviso, non lavora e farebbe meglio ad andarsene da un’altra parte.
Lo scambio di battute è fin troppo eloquente e dimostra, fino a prova contraria, che l’accoglienza sulle vetture delle Fal è affidata, in questo caso, a persone del tutto inadeguate.
Le frasi che riportiamo nelle immagini pubblicate in pagina, non lasciano dubbi e hanno scatenato un vero e proprio scandalo tra i networker di Facebook e gli utenti che hanno visitato il sito de La Repubblica e ascoltato il dialogo fra i due, nel corso del quale, però, nessuno è intervenuto.
«Speriamo che arrivi Hitler che ti tagli la testa e ti metta nel forno crematorio»; «Non vado bene io? Vanno bene quelli che ti fanno fare i c…i comodi tuoi in Italia?».
Il filmato che circola da due giorni on line, ha costretto il presidente della Fal, Matteo Colamussi che in una nota ha chiarito la posizione dell’azienda: «Come molti utenti ho visto anche io il video che da ieri circola su internet. Ho immediatamente avviato una inchiesta interna per stabilire chi sia l’uomo che nel filmato si esprime in modo deplorevole nei confronti dei ragazzi di colore e quali siano i suoi rapporti di lavoro con le Fal. Prima ancora di conoscere gli esiti di questa inchiesta sento di dover chiedere scusa a titolo personale e a nome delle Fal per un comportamento assolutamente inaccettabile che mi ha molto amareggiato».
La vicenda verrà affrontata anche dai sindacati, come ha chiarito Colamussi: « Affinchè quanto prima si possa accertare l’accaduto e annuncio sin d’ora che l’azienda assumerà provvedimenti durissimi nei confronti dell’autore di quelle vergognose dichiarazioni. Spiace tuttavia che chi ha diffuso il filmato, abbia dato per scontato che le scellerate dichiarazioni di un singolo (stiamo accertando se dipendente delle Fal) siano opinione condivisa da tutta l’azienda. Accostare infatti quelle dichiarazioni alla mission delle Fal come esposta sul nostro sito internet, significa strumentalizzare l’episodio e gettare fango su tutta l’azienda. In questi anni abbiamo davvero rimesso i clienti al centro della nostra attività, facendo del rispetto degli uomini e delle donne una mission imprescindibile del nostro lavoro quotidiano. Anche per questo non consentiremo che il comportamento sbagliato di un singolo vanifichi il lavoro di tutti noi».

Antonella Ciervo

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