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Il Pm Antonio Bruno Tridico, della Procura di Cosenza, ha chiesto il giudizio immediato per Giuseppe Calfa, 75 anni, l’ex sacrestano della Chiesa del Carmine di Parenti dal 30 dicembre scorso agli arresti domiciliari per violenza sessuale. L’anziano è accusato di aver abusato di tre giovani parrocchiane, ora tutte quattordicenni. Il pm Tridico gli contesta quattro episodi in tutto, verificatisi tra il 2005 e la fine del 2010. A tale determinazione il magistrato è giunto dopo aver ascoltato le presunte vittime in sede di incidente probatorio, presso la struttura di audizione protetta di Serra Spiga. Le giovani avevano ribadito le loro accuse, indicando nuovamente come responsabile l’ex sacrestano di Parenti.
Il gip Lucia Angela Marletta nell’ordinanza con la quale dispose gli arresti domiciliari scrisse di “pulsioni irrefrenabili”, con l’ex sacrestano che in più occasioni si sarebbe lasciato andare a palpeggiamenti e ad abbracci decisamente focosi. Tra le accusatrici una ragazza che vive a Parenti con gli zii e che ha riferito che l’ex sacrestano in un’occasione l’avrebbe finanche avvicinata nei pressi dell’altare della Chiesa del Carmine di Parenti, mostrandole addirittura le parti intime.
Il settantenne però lo scorso 4 gennaio, nel corso dell’interrogatorio di garanzia dinanzi allo stesso gip Marletta, rispose così alle accusa: «Io – disse – a quelle ragazze non ho fatto nulla».

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